Prima della partita Udinese-Bologna, Carlo Fontanelli e Antonello Schiavello hanno presentato l' “Almanacco dell'Udinese”, 600 pagine in cui è raccolta praticamente tutta la storia bianconera. In auditorium presenti i dirigenti dell'Udinese e tanti ex storici come Amoroso, Poggi, Bertotto, Calori e Causio.

L'autore intanto ringrazia tutti i presenti: “Non posso far altro che ringraziare tutti, dall'Udinese, agli Udinese Club e ai giocatori, che hanno permesso di scrivere questo almanacco, dove ci sono gli anni belli e anche gli anni più tristi, come sapete ho deciso di devolvere in beneficenza la mia parte di incasso in qualità di co autore”.

L'editore poi presenta il lavoro svolto: “Un ringraziamento all'Udinese e alla società, una società unica, e ai tifosi, tra i più civili d'Italia. Come GEO editore abbiamo pubblicato un sacco di volumi storici, come storici siamo anche collezionisti, la collezione di Schiavello sull'Udinese è stata votata come la migliore in Italia, un motivo ci sarà. C'era poi il lavoro di Meroi che ci ha preceduto. Io sono toscano, Schiavello vive in toscana, ci siamo incontrati e abbiamo deciso di creare un qualcosa che colmasse tutte le lacune storiche che potessero esserci. Ci sono piazze molto più grandi di Udine che non hanno avuto i risultati che ha raggiunto l'Udinese, penso a Bologna per esempio che oggi gioca qua, e per questo bisogna ringraziare i Pozzo per i lavoro svolto. Non dimentichiamoci poi il grande lavoro di Italo Cucci”

Presenti diverse pagine scritte di proprio pugno da grandi campioni, come Zico: “Sì ho pregato i miei amici di scriverlo di proprio pugno, perchè trasportarlo su computer il messaggio diventa freddo, invece la scrittura a mano comunica il calore che hanno provato questi giocatori a indossare questi colori. Il mio primo ricordo ovviamente è di quando mio padre mi portava al Moretti, quando ero piccolino tifavano Milan, Inter, Juventus... io forse decisi di andare controcorrente, ma sta di fatto che appena ho visto l'Udinese è scoccato un amore che dura tutt'ora. Abbiamo fatto un gran lavoro con Carlo sulla parte statistica, sapevo della sua conoscenza e della sua possibilità di raccogliere dati importanti”

Una piccola digressione sulla raccolta dati raccolti dall'editore: “Per raccogliere certi dati bisogna incrociare molti quotidiani, l'Udinese aveva una sua produzione già negli anni '20. Poi ci sono anche delle discrepanze, perchè una volta magari si giocava senza numero di maglia, senza distinte, quindi bisogna fare un lavoro anche di adattamento. La Gazzetta dello sport nasce nel 1896, ma i quotidiani parlavano di Udinese già prima della nascita per la Gazzetta”

Un piccolo aneddotto sugli ex presenti in sala: “Di Amoroso mi ricordo la gioia di debuttare con questa maglia, all'inizio Zaccheroni non lo vedeva molto e addirittura Marcio voleva andarsene, Poggi lo dissuase e poi fortunatamente in Juventus Udinese quando fu espulso Genaux si giocò poi on tre punte, Poggi, Amoroso, Bierhoff e nacque il famoso tridente, quella squadra era spettacolare, forse la più bella della storia”.

La nascita del volume: “La ricerca è iniziata diversi anni fa, con momenti di pausa, perchè dovevamo pubblicare altri volumi, poi abbiamo deciso di dare una spinta definitiva che ci ha permesso in pochi mesi di completare un volume che è un riassunto della grande storia bianconera, potevamo sfondare tranquillamente le mille pagine per quanto materiale c'era”.

Schiavello nasce a Udine, ma ora è in Toscana, dove comunque è riuscito a portare la passione per l'Udinese: “Per i 120 anni ho organizzato una mostra a Montevarchi e nonostante fossimo in Toscana il successo fu clamoroso, nonostante la distanza. Ringrazio inoltre Calori per la sua presenza perchè fece un discorso importante ai bambini delle Scuole Calcio. Un successo strepitoso in una terra lontana, tutti legati dalla passione per l'Udinese che ha permesso tutto ciò”.

Sezione: Focus / Data: Dom 29 settembre 2019 alle 13:40
Autore: Davide Marchiol
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