Il Friuli Venezia Giulia cestistico fa il pieno in Coppa e a Udine il cin cin è doppio. Da tre mesi il basket made in Fvg fa parlare di sé alle Final eight di coppa Italia. Il 12 febbraio ha aperto le danze Trieste con l'Allianz Pallacanestro alle finali di serie A1 a Milano. Dal 12 al 14 marzo è stata la prima volta di Udine con la Delser Crich Lbs finalista in quelle di A2 femminile a Brescia. Nel week end lungo di Pasqua, dal 2 al 4 aprile scorsi, hanno chiuso la parata l'Old Wild West Apu Udine finalista di A2 maschile a Cervia e la Gesteco Ueb Cividale, toccata e fuga nei quarti di finale di B a Rimini. Gran bella carrellata che non capita ogni stagione sportiva. Anzi, è stata una primizia per Pallacanestro Trieste 2004, Libertas basket school fondata il 27 giugno 2013 e United eagles basketball neonata il 10 luglio 2020. Solo l'Amici pallacanestro udinese, istituita il 29 giugno 2011, aveva già partecipato nel 2018 alla Final eight di Coppa uscendo nei quarti contro Biella e si è superata nell'ultima edizione. Udine, poi, in questo 2021 di grazia è andata a un passo dall'alzare la coppa Italia di A2 in campo femminile e maschile. Può, a buon diritto, alzare... il gomito, senza rischiare di sentirsi fischiare fallo antisportivo o intenzionale. Anzi, può farlo a pieno titolo perché di allori cestistici tricolori a Udine si ricordano i tre scudetti di fine anni Cinquanta-inizio Sessanta dell'Associazione pallacanestro udinese (altra Apu) in gonnella, lo scudettino juniores maschile della Snaidero nel 1976 e l'omologo al femminile della Libertas Sporting club under 18 nel 2009.

Ad alzare i calici ora è soprattutto l'Oww battuta solo in finale dalla GeVi Napoli dopo avere superato alla grande in semifinale la Givova Scafati ed essersi presa la rivincita nei quarti sull'Uniero Forlì che l'aveva eliminata sùbito dalla Final eight di Supercoppa in prestagione. Alla squadra di coach Matteo Boniciolli, partito per Cervia con il freno a mano tirato, è mancato davvero soltanto di alzare il trofeo 2021. Capitan Michele Antonutti e compagni, però, tornano arricchiti dalla tre giorni in terra romagnola. Ora hanno un patrimonio di autostima, e non soltanto, da spendere sul parquet del campionato a cominciare dal recupero di domenica 11 aprile al Carnera contro la capolista del girone verde di A2, Bertram Tortona. Con le favorite del loro gruppo, infatti, i bianconeri finora hanno all'attivo una sola vittoria a Verona e poi hanno collezionato quattro sconfitte: all'andata e al ritorno con la Reale Mutua Torino, una in casa dei prossimi ospiti domenica a Udine e l'altra a domicilio con la Tezenis dell'ultimo ex coach Apu, Alessandro Ramagli. Ora in tre giorni i friulani a Cervia hanno messo in riga Forlì capolista del girone rosso di A2, Scafati seconda forza al pari di Napoli che è l'unica a cui hanno ceduto nella ripresa. Hanno fatto un pieno di fiducia, incrinata dal filotto nero di sei sconfitte tra fine andata e inizio ritorno in campionato, da portarsi dietro qualunque sia il girone di seconda fase da disputare, anche quello bianco con le prime tre del rosso di prima fase appunto.

Ciò Covid o non Covid, assenti o presenti, chiunque vada sul parquet e il play-guardia Andrea Amato è prossimo al rientro in squadra al posto di Federico Mussini, già suo sostituto. L'altro grande patrimonio maturato in Coppa è infatti la consacrazione di Matteo Schina a play tuttofare e tutto fosforo della squadra: ha lanciato la rimonta vincente contro Forlì, ha chiuso in doppia cifra con Scafati, ha smazzato assist opposto a Napoli. Difende, ruba palloni anche ad americani lanciati. Non è più il debuttante a sorpresa di novembre in Supercoppa a Cento contro Forlì, quando comunque aveva già rischiato di fare notizia sfiorando una tripla da metà campo a fine primo tempo. Ormai il ragazzo in doppio tesseramento con la Pontoni Falconstar Monfalcone di B, e a contratto con la Pallacanestro Trieste, è una rotazione in più a tutti gli effetti per fare quadrare i conti in play e riassestare il parco guardie e guardie-ali. Un nuovo acquisto senza ricorrere al mercato, tanto più utile perché - come aggiorna il dt e senior assistant dell'Apu, Alberto Martelossi - il mercato riaprirà per un rinforzo solo per cinque giorni prima dei play-off. Magari un recalcitrante rinforzo di A1 che frenerebbe la crescita in guardia-ala di Lodovico Deangeli e Joseph Mobio, i quali pure in Coppa non hanno demeritato. Al punto che il premio quale miglior giovane, a torto o a ragione, è stato assegnato al triestino, che tanto è amico fraterno di Schina e troveranno fra loro una soluzione per condividere la targa.

Importante è il salto di qualità fatto dalla squadra in Coppa anche grazie a loro. Attenzione pure a Riccardo Spangaro, debuttante contro Forlì e con i primi 2 punti segnati con Scafati. Il futuro è lì. Sta pagando non solo il qualificato lavoro tecnico, ma anche la programmazione atletica del preparatore Luigino Sepulcri. Poi bisogna fare i conti pure con la forza degli avversari. Quando si scatenano Ufo quali Josh Mayo in finale, fotocopia di mister 41 punti Jeffrey Carroll di Biella battuta al supplementare nell'ultima di A2, magari dovrebbero pensarci gli americani a rivaleggiare. Anche a non farsi uccellare sotto canestro da Antonio Iannuzzi, 6 punti di fila fondamentali nel momento topico in finale e non quando la gara è morbida sul nascere. Cin cin in Coppa, comunque!      

Sezione: Editoriale / Data: Lun 05 aprile 2021 alle 23:46
Autore: Valerio Morelli
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