"Mio figlio ha difficoltà respiratorie, perciò non voglio metterlo ancor più in pericolo. Ci sono ancora troppe domande senza risposta sul virus, lo conosciamo ancora poco" questa il motivo che ha spinto Troy Deeney, il capitano del Watford, a scegliere di continuare ad allenarsi a casa invece che aggregarsi al resto della squadra per i primi allenamenti di gruppo. "La mia decisione non ha nulla a che vedere con le questioni finanziarie, nessuno qui ne farebbe un problema.

 Il mio problema è che ho fatto domande molto semplici, sottolineando che etnie come neri, asiatici e razze miste hanno una probabilità di contrarre la malattia quattro volte superiore e il doppio delle probabilità che siano di lunga durata. Non posso tagliarmi i capelli fino a metà luglio, ma posso andare in un rettangolo con 19 persone e nessuno può rispondere alle domande, e non perché non vogliano, ma perché non si hanno le informazioni. Perché dovrei rischiare?"

Sezione: Watford / Data: Mar 19 maggio 2020 alle 15:07
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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