L’Udinese saluta i tifosi del “Friuli” con un altro pareggio, il quarto nelle ultime cinque partite di campionato. La partita di ieri sera contro il Lecce, ha mostrato una squadra dai due volti: male nel primo tempo, con una prestazione sotto tono dove i salentini hanno chiuso i primi 45 minuti meritatamente in vantaggio; molto meglio nel secondo tempo, dove dopo il pareggio di Beto i bianconeri hanno continuato a spingere, portando un assedio dalle parti della porta giallorossa senza però riuscire a trovare la via del gol che avrebbe garantito i tre punti.

Nel primo tempo i bianconeri non sono apparsi la solita squadra decisa, giocando in maniera anche confusa e di questo il Lecce ha saputo approfittarne, segnando con Colombo e colpendo anche due pali, uno dopo un minuto di gioco e l’altro a fine primo tempo. Dalla ripresa del secondo tempo invece si è potuto vedere un’Udinese più arrabbiata e vogliosa di riportare il risultato dalla propria parte. Pareggio che come detto è arrivato con Beto, sugli sviluppi di un’azione fatta partire da Deulofeu e rifinita da Success che ha trovato perfettamente il bomber in maglia 9 libero in mezzo all’area di rigore. La situazione di svantaggio ha portato Sottil a schierare il trio offensivo contemporaneamente e i risultati sono stati interessanti: diverse combinazioni palla a terra tra Deulofeu e Success, che ha offerto come sempre un ottimo lavoro spalle alla porta, compensato dalla presenza di Beto come punta centrale. Il dato sulle occasioni da gol create è indicativo delle potenzialità e delle occasioni portate soprattutto dal tridente offensivo, con 11 occasioni per l’Udinese contro le 5 create dal Lecce. C’è invece un dato che mostra il lato negativo della prestazione di ieri: 15 palle perse per l’Udinese, quasi il triplo di quelle perse dagli ospiti (6). Una statistica che mette in luce l’imprecisione e forse anche la frenesia che ha contraddistinto la gara di ieri in certe fasi dell’incontro. Ancora una volta ci troviamo a ripetere quanto detto dopo la partita contro la Cremonese: l’Udinese non è diventata scarsa, ma la mancanza di lucidità e un lieve calo fisico iniziano a farsi sentire. Detto questo, anche gli episodi influenzano (volenti o nolenti) il giudizio relativo ad una gara: contro Sassuolo e Verona, le occasioni al novantesimo inoltrato sono state sfruttate portando a casa la vittoria; ieri sera e contro la Cremonese, no. Nonostante la mancanza di lucidità sotto porta e negli ultimi metri in fase offensiva, anche ieri la squadra di Sottil ha saputo però reagire ad una brutta prestazione nella prima parte di gara, creandosi nel secondo tempo numerose occasioni per vincere la partita. Ora come ora, inoltre, anche gli infortuni iniziano ad avere il loro peso (ieri ad esempio assenti dall’undici iniziale Becao, Lovric e Udogie), con diversi elementi che con la loro leadership e le loro qualità possono trascinare la squadra anche in momenti di difficoltà.

In settimana ci sarà la trasferta contro lo Spezia dell’ex Gotti, prima della difficilissima trasferta di Napoli. Conquistare più punti possibili in questi due incontri permetterebbe di passare una sosta in maniera più serena, consci del fatto che comunque il bicchiere va visto mezzo pieno: le sei vittorie consecutive hanno forse alzato un po’ troppo l’asticella delle aspettative, ma 23 punti in 13 gare (con due sole sconfitte) restano un bottino di tutto rispetto per questa Udinese.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 05 novembre 2022 alle 14:30
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95
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