Negli ultimi anni la scelta dei giocatori era maggiormente incentrata su quelli stranieri, mentre l'allenatore era rigorosamente italiano, eccezzion fatta per Tudor arrivato quando mancavano quattro partite al termine del campionato solo perché nessun altro accettò l'incarico per un periodo così breve e per così pochi soldi e che nonostante l'opzione per l'anno successivo la società aveva già deciso a priori quale sarebbe stato il destino del tecnico croato, quello di una lametta da barba, usa e getta.

Adesso invece, a quanto si apprende dalle prime voci di calcio mercato, l'Udinese sembra ritornata ad interessarsi ai giovani calciatori italiani. I nomi accostati ai bianconeri sono tra l'altro tutti di buon livello e molto interessanti, oltre al nostro Meret che dovrebbe essere il portiere titolare della prossima stagione, si sono fatti i nomi di Mandragora, Pinamonti, Cerri e forse nella lista c'è anche qualcun altro, il che fa intendere che forse c'è veramente la voglia di dare una svolta e ricreare quello zoccolo di giocatori italiani all'interno della squadra, dove ci sono al momento solo Lasagna, Angella, Scuffet e il terzo portiere Borsellini, con il nostro bomber unico titolare sicuro negli undici di partenza.

Questo tentativo di ritorno alle origini potrebbe però stonare qualora il tecnico scelto per la prossima stagione arrivasse oltre confine. Ma come? Prima calciatori stranieri e tecnico italiano e adesso calciatori italiani e tecnico straniero?

La cosa è quanto meno curiosa e tra un Prendelli che si dice dispiaciuto di non essere stato contattato dall'Udinese e un Donadoni lasciato a piedi dal Bologna ci si chiede quale sia la necessità di dover andare alla ricerca di un Quique Flores, di un Abel Ferreira o di un Cardoso.

Forse perché la leggenda che i tecnici italiani sono tra i migliori al mondo sta svanendo? Probabilmente è anche così, ma come ampiamente dimostrato negli ultimi cinque campionati i giocatori arrivati a Udine sono stati sopravvalutati, non solo tecnicamente ma anche  professionalmente e la principale causa dei tanti risultati deludenti è da imputare proprio a loro.

Nella speranza che si chiarisca tutto a breve, anche perché la società come al solito continua a non proferire parola, al momento si può dire che l'Udinese è solo un gran caos.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 30 maggio 2018 alle 12:37
Autore: Paolo Minotti
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