La sconfitta di ieri in casa contro il Bologna può essere considerata molto probabilmente la sconfitta più pesante della stagione fino a questo momento. Innanzitutto è la seconda consecutiva, un aspetto che finora, nonostante il periodo negativo senza vittorie, non era mai accaduto. In secondo luogo perché come detto anche da Sottil in conferenza, si tratta della peggior prestazione da quando l’allenatore piemontese siede sulla panchina dell’Udinese.

Paradossalmente il match era iniziato nel migliore dei modi, con un’Udinese propositiva che dopo dieci minuti si era già trovata in vantaggio con Beto, che aveva trovato anche il raddoppio pochi minuti dopo, un raddoppio però cancellato dal VAR. Nei primi venti minuti si è vista in campo una squadra veloce, capace di verticalizzare in maniera rapida per proporsi in fase offensiva. Poi tutto questo è letteralmente sfumato, un’illusione durata venti minuti che poi ha lasciato campo e spazio alle iniziative del Bologna che già nel primo tempo ha rischiato di pareggiare (anche per i rossoblù gol annullato dal VAR per fuorigioco). Poi, con l’inizio del secondo tempo, in campo si è vista soltanto la formazione emiliana, che sfruttando al meglio le sue occasioni è riuscita prima a pareggiare e poi a ribaltare la partita. L’Udinese non riesce a creare, è inconcludente negli ultimi 20 metri e nel momento in cui si presenta una delle rare occasioni (anche in maniera un po’ casuale complici diversi rimpalli), Success la cestina sparando la palla fuori con la porta sguarnita. Il risultato finale dice 1-2 Bologna e lascia tutti con l’amaro in bocca: non tanto perché la vittoria della formazione di Thiago Motta non sia meritata, quanto invece perché l’Udinese tanto bella e ammirata fino a tre mesi fa sembra una lontana parente di quella attuale.

Inevitabile dire che qualcosa si sia inceppato e a fine match dopo un confronto negli spogliatoi la decisione per provare ad uscire da questo periodo negativo è stata quella di optare per il ritiro in vista della partita di domenica prossima contro la Sampdoria. Un ritiro dove la cosa più importante per la squadra friulana sarà ritrovare la propria identità e lo spirito che ha caratterizzato la prima parte di stagione. Inutile aggrapparsi al mercato o al fatto che la panchina sia (inevitabilmente) da allungare, in questo momento serve una reazione da parte di tutti e mister Sottil dovrà essere bravo a toccare le corde giuste.

L’Udinese deve ritrovarsi e ora è il momento di farlo. Il grande avvio di stagione sta aiutando a vivere questo momento no che ormai dura da tanto, troppo tempo con la consapevolezza però che non ci sia nulla di irrimediabilmente compromesso. Serve una scossa e servirà tanto lavoro, in una settimana che si preannuncia intensa sia a livello tecnico-tattico ma soprattutto a livello mentale e psicologico per preparare al meglio la trasferta di Genova.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 16 gennaio 2023 alle 10:25
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95
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