E' finita la stagione e ora è tempo di tracciare un bilancio definitivo. Ecco i promossi e i bocciati di questa annata bianconera:
Orestis Karnezis 6,5 Tre stagioni da protagonista assoluto, colonna portante dell'Udinese. Seppure, rispetto alle altre due, sia stata un'annata in calo, che forse ha segnato il passaggio del testimone al giovane Scuffet, in più di un'occasione Sant'Oreste ha salvato l'Udinese. A dir poco miracoloso contro l'Atalanta in una delle vittorie più importanti di tutto il campionato. In estate se ne andrà e i bianconeri perderanno una certezza in campo e fuori.
Simone Scuffet 6,5 In questo finale di campionato il giovane portiere friulano si è riconquistato tutto ciò che aveva perso negli ultimi due anni ma che per qualità meritava: maglia da titolare e nazionale. Il futuro è suo, forse l'Udinese ha trovato la sua nuova bandiera. Bentornato Simo!
Samuele Perisan 6 Prima stagione con i "grandi". Un anno di crescita nel quale ha imparato molto. Ora ha bisogno solamente di giocare per mettere in mostra le sue grandi qualità.
Samir 7 Una delle rivelazioni della stagione. Iachini per necessità lo ha inventato terzino ed il brasiliano ha subito dimostrato di essere una roccia. Con l'arrivo di Delneri poi è diventato un perno insostituibile. Sempre prestazioni importanti ed una solidità da grande campione. Praticamente nessun avversario è riuscito mai a metterlo in difficoltà e anche in fase offensiva ha messo in mostra un piede delicato ed una grande visione di gioco. Peccato per l'infortunio che lo ha fermato anzitempo. Se l'Udinese vuole tornare grande dovrà assolutamente ripartire da lui.
Thomas Heurtaux 4,5 Senza dubbi la sua peggior stagione da quando è in Italia. Tra infortuni e panchina le sue presenze sono poche e di scarsa qualità. Annata da buttare. Dell'erede di Benatia dei primi anni ci resta solo che un lontano ricordo.
Gabriele Angella 6,5 Con sacrificio si è conquistato sempre più spazio. Numeri davvero importanti per un ritorno in bianconero assai positivo. Un talismano in campo, un idolo per la tifoseria. Nella prossima stagione dovrà partire con i gradi di titolare.
Felipe 6 Una certezza in campo ma anche nello spogliatoio. In questa stagione ha saputo addattarsi anche a terzino, dimostrando sempre grande attaccamento alla maglia. Un punto di riferimento.
Danilo 6,5 La stagione del capitano era iniziata nel peggiore dei modi, tra le polemiche con i tifosi e prestazioni non all'altezza. Poi, come in una fiaba, il gol in semirovescita nella notte del 120esimo contro il Bologna ha cambiato tutto, dando una svolta al suo campionato. Pace fatta con la tifoseria e sempre di più leader in campo. Qualche svarione c'è stato ma la sua stagione è stata positiva. L'epilogo stagionale con Muriel poi lo ha incoronato uno degli idoli della Curva.
Gabriel Silva 5,5 Rientrato a metà stagione dopo un paio di avventure finite male. Con l'infortunio di Samir si pensava potesse essere lui il titolare ma Delneri gli ha preferito Felipe o Adnan. Non è riuscito ad imporsi, tanto meno a riconquistare l'Udinese.
Ali Adnan 5 Bocciatura piena per l'iracheno. Troppi errori decisivi in fase difensiva, troppe lacune, troppe amnesie. La gamba ce l'ha, la grinta pure ma è inadatto per giocare in Serie A, almeno fin quando non imparerà i fondamentali della difesa. Inutile girarci attorno, non è da Udinese.
Silvan Widmer 6 Stagione mediocre per lo svizzero. Forse quel ruolo di terzino nella difesa a quattro non è il suo ma tant'è che in questa stagione gli errori in difesa sono davvero tanti. Qualche infortunio di troppo poi ha minato il suo cammino, peccato avrebbe potuto fare davvero molto di più.
Davide Faraoni 5,5 Altra stagione davvero sfortunata. Rientra, a fatica dal terribile infortunio della passata stagione, tempo cinque presenze, tra l'altro sofferte, e torna a farsi male.
Sven Kums 4 Arrivato a Udine per portare quell'esperienza internazionale in mezzo al campo che mancava alla squadra. Del giocatore che si era distinto in Champions con la maglia del Gent però non c'è stata traccia. Timido, scontato nelle giocate, praticamente sempre insufficiente. Giustamente finito ai margini. Una delle maggiori delusioni della stagione, il suo passaggio in bianconero non lascerà alcuna traccia.
Seko Fofana 7 Delneri giustamente ha fin da subito puntato forte su questo giovane centrocampista scuola City e non ha sbagliato. Qualità evidenti: carattere, visione, capacità di creare gioco. Propositivo in entrambe le fasi. Preso per 3.5 milioni, oggi vale più del doppio: merito di 22 presenze e 5 gol in Serie A. Tra cui le perle con Sassuolo e Atalanta e la doppietta al Palermo. Fofana is the new Pogba e l'Udinese deve tenerselo stretto.
Emmanuel Badu 5 Sulla sua stagione pesa molto la Coppa d'Africa. Resta il fatto però che il ghanese quest'anno non ha convinto. Campionato al di sotto delle aspettative, forse per lui è arrivata l'ora di provare una nuova avventura.
Jakub Jankto 7 Mezz'ala di corsa, quantità e qualità, dotato di un ottimo tiro e con una personalità fuori dal comune. Gol e assist da talento vero, l'Udinese ha pescato un vero jolly della Repubblica Ceca. Un classe 1996 che ha saputo diventare subito leader indiscusso. Prospetto assoluto, è lui il migliore di questo campionato.
Emil Hallfredsson 6 Dopo un inizio stagione ai margini, grazie anche ad un Kums deludente, l'islandese si è conquistato la fiducia di Delneri ed una maglia da titolare. Ha interpretato bene un ruolo non suo, reinventandosi regista atipico davanti alla difesa.
Andrija Balic 6,5 Approdato ad Udine nel gennaio 2016, le aspettative su di lui erano elevatissime. Tuttavia, non aveva mai trovato spazio fino a questo finale di stagione. Probabilmente, era considerato troppo acerbo per poter fare subito la differenza, nonostante le ottime prove in allenamento. Queste ultime gare sono state un crescendo per lui: accantonato l’iniziale timore reverenziale, ha messo in mostra un repertorio molto interessante. Il gol all'incrocio a San Siro è la ciliegina sulla torta.
Lucas Evangelista 6 Sei presenze, 205 minuti in campo. A causa di troppi infortuni non è riuscito a trovare tanto spazio. Le qualità le ha, ora deve dimostrare il suo valore.
Rodrigo de Paul 6,5 Si è preso la responsabilità di indossare la casacca numero dieci che per ben dodici anni è appartenuta al Re di Udine, Totò Di Natale. Un inizio di stagione tra alti e bassi, in cui Rodrigo aveva mostrato le sue invidiabili qualità tecniche ma associate ad ancora una scarsa propensione ad adattarsi al calcio italiano. L'argentino ci ha messo un pò ad entrare in confidenza, dalla partita contro l'Inter in poi si è visto un altro De Paul. Nella seconda parte di stagione è diventato un punto fermo della formazione friulana, con ancora enormi margini di crescita
Ewandro SV Solo 54 minuti in campo, troppo pochi per esprimere un giudizio. In amichevole ha dimostrato grandi doti, ora speriamo possa confermarle nella prossima stagione in campionato.
Ryder Matos 5 In tutte le partite giocate non riesce minimamente a lasciare il segno. Perde pian piano spazio, diventando definitivamente una riserva. Un attaccante che non segna mai a cosa serve?
Duván Zapata 6 Fisico impressionante, piedi metallici, letale nelle sportellate, sprecone sotto porta. Duvan con Delneri è cresciuto molto, tanto da diventare un elemento imprescindibile per le azioni bianconere. Nonostante le tante critiche piovute su di lui il mister lo ha sempre difeso e messo in campo dal primo minuto. Zapata lo ha ripagato andando in doppia cifra. Bottino da dieci gol ma dopo due stagioni in prestito dal Napoli per il Panteron è arrivato il momento di tornare in terra napoletana, non ne sentiremo la mancanza.
Stipe Perica 6,5 Per Stipe, questo campionato aveva un valore notevole. Dopo qualche comparsa nella scorsa Serie A, doveva necessariamente emergere e diventare un protagonista. Sembrava facile dopo le due reti in tre partite giocate. Poi è arrivato il momento di flessione, coinciso con la lenta esplosione di Zapata ed il conseguente confinamento in panchina. Il croato però non si è arreso ed alla fine è stato premiato. Contro il Cagliari un gol all'incrocio che sa di consacrazione. Prestazioni importanti in questo finale che gli sono valse la riconferma. Re Mida della panchina bianconera, è l'unico ad incidere veramente a gara in corso.
Cyril Théréau 6 Il francese è il giocatore di maggior classe della rosa, oltre ad essere il capocannoniere della squadra, e su questo non ci sono dubbi. Certi colpi ce li ha solo lui, peccato però che il suo rendimento sia stato, anche a causa di continui acciacchi, altalenante. In certe occasioni ha giocato con la baguette sotto il braccio, camminando a vuoto per il campo. Quando non era in giornata ha giocato male lui e ha fatto giocare male gli altri.
Penaranda 4 poco da dire, un flop in tutti i sensi.
Armero 5 Con Iachini qualcosina aveva fatto vedere. Poi l'Udinese ha deciso, giustamente, di non puntare su di lui.
Lodi sv La scorsa estate aveva rinnovato per diventare un perno dell'Udinese. Poi in società hanno pensato di puntare su Kums. Il resto poi è storia recente.
Kone 4,5 Il greco non si è mai espresso sui livelli di Bologna. Ennesima stagione da flop, sia in Friuli che in Spagna.
Beppe Iachini 4,5 Già nel momento dell'annuncio gli ottimisti erano ben pochi. Stagione iniziata poi malissimo con l'eliminazione in Coppa. Di settimana in settimana la sua Udinese scivola nel baratro. Un unico momento felice, la vittoria a Milano contro il Milan. In bianconero non ne azzecca una, tranne Samir terzino.
Delneri 6,5 Il ritorno a casa di Gigi per salvare l'Udinese. Nel giro di poco sistema l'Udinese e lancia i due migliori giovani della stagione, Jantko e Fofana. Riporta quella friulanità e quell'attaccamento alla maglia che mancava da troppo tempo. Collante con i tifosi, ridà un'anima a questa squadra.
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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