"E' da un po' che non siamo l'Udinese che tutti conoscono.Purtroppo non vedo l'ora che finisca questa stagione, cercando di fare qualche buon risultato che é nelle nostre possibilità" queste sono state le parole del mister Francesco Guidolin alla fine della partita con il Torino. Anche lui, come ormai tutti i tifosi bianconeri, non vedono l'ora di chiudere al più presto questa maledetta stagione, nata male e finita peggio. I bianconeri, con la salvezza ottenuta e senza alcuno stimolo, stanno giocando una serie di amichevoli, così per tenere impegnata la domenica. 1 solo punto in 4 gare è un bilancio tremendo se ti chiami Udinese. Basta dire che la squadra ha fatto il suo, che ha dato tutto per le sue possibilità e che la realtà a Udine è la salvezza e non lottare per l'Europa. Ad inizio anno non erano i miseri 39 punti l'obiettivo, anzi si parlava di crescere ancora e di puntare a vincere finalmente qualcosa per diventare una realtà importante che con lo stadio nuovo poi sarebbe diventata una grande.

Parole di Pozzo queste. Ad oggi invece l'Udinese è incapace di giocare ed in campo trotterella. Perfino le partite in parrocchia , la domenica pomeriggio il mese di luglio sotto il sole cocente, offrono più voglia e spettacolo. Giocatori vuoti e senza stimoli subiscono passivamente senza metterci orgoglio. A Udine infatti siamo tutti consapevoli che una stagione no ci può stare, ci mancherebbe altro, ma che i giocatori che scendono in campo si diano arresi già in partenza quello no. Nessuno lotta, nessuno prova ad invertire un finale di stagione tragico. Ormai tutti qua si vedono lontani dal Friuli, chi alla Juve, chi all'Inter, chi al Napoli, chi poi in Inghilterra o in Spagna ma ragazzi miei non avete capito che se continuate a giocare in questo modo non vi compra nessuno, almeno se non volete giocare per i tifosi, date il massimo per voi stessi e per la vostra carriera, perché a Udine qui nessuno è più disposto a sorbirsi altre tre amichevoli da qui alla fine.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 28 aprile 2014 alle 09:00
Autore: Stefano Pontoni
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