Le settimane passano, il mercato si avvicina alla chiusura. Per commentare l'operato svolto dall'Udinese fino ad ora abbiamo contattato in esclusiva l'agente FIFA Gianfranco Cicchetti, che ha commentato anche i possibili movimenti in entrata e in uscita del club friulano; con un occhio anche alla elezioni per la presidenza della FIGC. 

Un bilancio sul mercato svolto dall'Udinese fino a questo momento?

"E' stato un mercato intelligente da parte del club friulano. Ha tenuto quasi tutti i gioielli di famiglia, pescando anche elementi esperti come Thereau e Riera. I friulani potranno inoltre contare sulla definitiva esplosione di talenti come Scuffet, Widmer, Badu e Muriel, attesi al definitivo salto di qualità". 

Negli ultimi giorni è stato accostato insistentemente il nome di Muriel alla Juve. Davvero il colombiano può passare ai bianconeri in queste ultime settimane?

"Non credo che l'affare andrà in porto. Alla fine il colombiano rimarrà un altro anno a Udine, dove potrà compiere quel passo decisivo per diventare un giocatore da grande squadra". 

Le amichevoli dell'Udinese hanno evidenziato l'assenza di un vero e proprio regista: qualche nome da consigliare ai friulani?

"L'Udinese punterà molto sul brasiliano Guilherme, dal quale ci si aspetta molto. L'ex Corinthians è un buon giocatore, ma dovrà prima ambientarsi e capire il calcio italiano. Vedrei bene nella squadra di Stramaccioni un giocatore come l'argentino Romero del Velez Sarsfield, classe '94, nazionale U20 molto promettente". 

La Roma è pronta ad acquistare Carlos Carbonero, centrocampista colombiano seguito in passato dall'Udinese. I giallorossi potrebbero parcheggiarlo proprio alla famiglia Pozzo?

"Carbonero è un buon giocatore, un esterno veloce, di grande gamba, ma non ancora pronto per una big italiana. Se l'Udinese avesse voluto prenderlo, credo lo avrebbe già fatto, considerando anche gli ottimi rapporti che detiene da anni con il River Plate". 

E' arrivato il fatidico giorno delle elezioni per la presidenza della FIGC, con Tavecchio che rimane il grande favorito. Tra i due programmi qual è quello che ti ha più convinto?

"Finora si è parlato di tutto, tranne che di programmi, idee e iniziative, forse è questo il vero problema. Il calcio italiano ha bisogno di fatti e programmazione, di polemiche se ne sono fatte anche troppe finora". 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 11 agosto 2014 alle 15:00
Autore: Salvatore Ergoli
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