Dopo aver visto la partita contro la Lazio un po' di scoramento da parte di molti c'è stato eccome e sicuramente in società non sono rimasti soddisfatti da quanto messo in mostra dagli stessi giocatori che invece nelle prime partite con Gotti la prestazione non l'avevano fatta mancare, pur magari non arrivando alla vittoria. Tutti in ritiro dunque, per concentrarsi in primis per la sfida di Coppa Italia con il Bologna e per prepararsi al meglio in vista dell'arrivo del Napoli sfida molto complicata e sentitissimo dallo zoccolo duro del pubblico friulano. La Coppa Italia non può certo essere uno degli obiettivi delle zebrette, però doveva esserci la reazione e così è stato. Tanti giocatori con poco minutaggio in campo ma altrettanti in cerca di riscatto ed è arrivato un 4-0 tondo tondo, con i felsinei che sono parsi un po' impreparati e un po' sorpresi.

Ergo dunque, come chiesto, la squadra stavolta la maglia l'ha sudata e onorata, spalancando le porte agli ottavi di finale. Non c'era modo migliore per avvicinarsi alla sfida con un Napoli che sta vivendo un momento molto complicato, tra ritiri prima rifiutati e poi accettati, multe, ammutinamenti sussurrati e un tecnico di enorme spessore come Ancelotti che si vede addirittura messo in discussione. Non saranno per nulla arrendevoli i campani, almeno a parole. Poi però bisogna andare a vedere i fatti, che parlano di una squadra rimontata al San Paolo dal Bologna di Mihajlovic a pieno organico. Difficile sapere dunque cosa aspettarci dagli avversari sabato, motivo in più per concentrarsi solo in casa propria.

Dando per assodato che cambi di tipo tattico non ci saranno, di certo alcune prestazioni, come ammesso dallo stesso Gotti, metteranno qualche dubbio in più al mister in vista dell'undici titolare da schierare in una giornata cruciale, perchè in basso ci sono ben due scontri diretti che, in caso di risultato negativo al Friuli, potrebbero accorciare notevolmente la classifica. Cosa fare dunque? Continuare sulla strada dell'impegno messo da tutta la squadra, con una manovra collettiva e non dettata da iniziative dei singoli. Un blocco compatto, un gruppo e non la giocata estemporanea. Quando si arriva molto in basso (e contro la Lazio si è arrivati molto in basso) bisogna ripartire dalle basi, confermiamo l'impegno profuso ieri sera contro il Bologna, magari aggiungendoci un mattoncino, ovvero la concentrazione lungo tutti e novanta i minuti. Quando riavremo sia l'impegno che la concentrazione allora sì che i discorsi di stampo tattico avranno senso.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 05 dicembre 2019 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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