11 Novembre 2007. Era questa la data dell’ultima vittoria friulana a Firenze. L’ultima, prima del clamoroso successo di ieri, che ha visto l’Udinese sgretolare le certezze della Fiorentina. La squadra di Italiano arrivava con una rabbia non indifferente dopo la sconfitta di Salerno, e l’opportunità di andare momentaneamente al quinto posto dava un ulteriore stimolo ai viola. Proprio per questo la vittoria della squadra di Cioffi assume ancora più valore. Come abbiamo spesso detto, i bianconeri contro squadre che fanno della propensione offensiva la loro forza, hanno messo in scena tante volte delle prestazioni di buona caratura. Ma la partita disputata ieri è stata una di quelle che ha rasentato la perfezione. La difesa ha saputo arginare le sortite offensive della squadra di Italiano e anche Silvestri ha messo lo zampino in varie occasioni per tenere la porta inviolata. Proprio dalla difesa, o meglio, da un difensore, è nato il gol del vantaggio friulano, con Pablo Marì pronto a recuperare la palla dopo una sua rimessa laterale e a piegare le mani di Terracciano. Da quel momento la sensazione è stata quella che l’Udinese non avrebbe mai potuto perdere questa gara, sia per la tenuta difensiva che è stata mostrata nei 90 minuti, sia perché la Fiorentina, sbilanciandosi in cerca del pareggio, ha iniziato a lasciare sempre più campo per le ripartenze degli uomini di Cioffi. E proprio in ripartenza è nato il gol del raddoppio, con Deulofeu a capitalizzare una buona iniziativa di Udogie, dopo che la sua conclusione era stata fermata da Terracciano. Il secondo tempo è stato un puro copia e incolla del primo: viola sempre più sbilanciati e bianconeri che portavano pericoli alla porta di Terracciano ogni qual volta che superavano la metà campo. I gol del 3-0 e del 4-0, arrivati entrambi nel recupero, da parte di Walace prima e di Udogie poi, hanno soltanto certificato al 100% la straordinaria prestazione messa in campo dai ragazzi.

Difficile trovare qualcuno che spicchi sopra gli altri a livello di prestazione, perché ieri tutto ha funzionato nel modo migliore in cui poteva funzionare. Il campo ha parlato e ha sentenziato che l’Udinese, senza uno dei suoi top player (Pereyra) e senza il suo bomber (Beto), ha regalato a società e tifosi una prestazione da incorniciare. Commentiamo un solo dato in particolare riguardante il match, ma che rende al meglio l'idea di quanto fatto: l’Udinese ha fatto registrare il 27% di possesso palla, creando però ben 11 occasioni da gol totali. Un dato che testimonia la tremenda concretezza e la ferocia con cui i bianconeri hanno saputo ribaltare il fronte di gioco ogni qual volta ne abbiano avuto la possibilità.

Ora un altro impegno di prestigio attende la squadra, con l’Inter che domenica alle 18.00 arriverà a Udine. La squadra di Cioffi non vuole fermarsi, e vorrà sicuramente cercare di dare un dispiacere anche ai campioni in carica.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 28 aprile 2022 alle 16:15
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95@gmail.com
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