Dopo i due pareggi contro Padova e Renate, sufficienti ai ramarri per mantenere la vetta della classifica, ad Arzignano non c’è stato il ritorno alla vittoria ma anzi una dura sconfitta per i ramarri che perdono così la vetta pur rimanendo a meno uno dalla nuova capolista Pro Sesto (la settima o l’ottava della stagione, ho perso anch’io il conto).

Certo ci sta perdere, soprattutto se si tratta della quinta sconfitta stagionale al termine di un tuor de force da tre partite in una settimana. Ma il secco 3-0 che già alla fine della prima frazione chiudeva i conti è forse troppo per una squadra che sulla carta ambisce alla promozione diretta. Il Pordenone infatti, da miglior difesa che era, si trova ora a registrare un solo clean sheet nelle ultime dodici partite, e spesso i ramarri si sono trovati costretti a inseguire dopo essere passati in svantaggio. Gucher ed Edera, al netto del gol dell’ex Toro servito a poco, non sembrano ancora in grado di incidere veramente.

Il campionato è ancora lungo, certo, ma se i ramarri non riusciranno a rialzare la testa la lotta per il primato rischia veramente di non finire mai se non il ventitrè aprile, e le candidate sono ancora tante. Di Carlo, Burrai e compagni non dovranno commettere l’errore di sentirsi già arrivati o finire invischiati nel minitorneo dei playoff è un attimo. E una volta lì, dove si ragiona per scontri diretti, può davvero accadere di tutto.

Sezione: Pordenone / Data: Lun 06 febbraio 2023 alle 18:08
Autore: Alessandro Poli
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