Gli avvocati del Pordenone Roberto Casucci, Bruno Malattia e Antonio Malattia hanno emesso un comunicato, pubblicato da Trivenetogoal.it, in cui confermano le voci secondo le quali per evitare il fallimento i ramarri non potranno ripartire dalla Serie C. I legali puntano infatti a un ritorno nei dilettanti per avviare una procedura di concordato preventivo, che potrebbe nel tempo risanare i debiti e risollevare la società dal passivo attuale, o, se ciò non fosse possibile, tentare un accordo di ristrutturazione dei debiti pur di evitare di passare attraverso le aule di tribunale. Questa la nota degli avvocati:  

“Il Pordenone Calcio srl ha depositato oggi in Tribunale una domanda di accesso ad uno strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza con riserva di presentare la proposta, il piano e gli accordi. Il Codice della crisi prevede che il Tribunale assegni un termine, compreso tra i trenta e sessanta giorni, entro il quale il Pordenone Calcio dovrà optare o per un concordato preventivo in continuità o per un accordo di ristrutturazione dei debiti. Le condizioni patrimoniali e finanziarie della società non consentivano altre alternative né l’iscrizione della prima squadra al campionato di serie C. Il Pordenone Calcio si propone di mantenere il titolo sportivo, di salvaguardare il settore giovanile e di continuare l’attività sportiva sia con la partecipazione al campionato femminile di serie B sia, se possibile, con l’iscrizione della prima squadra al campionato di serie D o di Eccellenza. Avvocati Roberto Casucci Bruno e Antonio Malattia”

Sezione: Pordenone / Data: Gio 15 giugno 2023 alle 20:14
Autore: Alessandro Poli
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