5 ZELIKO BRKIC Poco reattivo sul destro “parabilissimo” di Toni. É vero che la conclusione è secca e che il pallone gli rimbalza davanti, ma da un portiere come lui un errore simile non te lo aspetti. Non impeccabile nemmeno quando esce su Toni che lo uccella con un tocco sotto.

6 THOMAS HEURTAUX Comincia come terzino destro, finisce da centrale nella difesa a quattro. Praticamente l’unico del pacchetto arretrato a non avere colpe nei gol del Verona. In un paio di occasioni cerca fortuna in attacco: sulla prima non prende la porta sul servizio di Pereyra, sulla seconda calcia malamente a lato.

5 MAURIZIO DOMIZZI Toni lo punta e lui invece di affrontare l’avversario che non ha certo nella velocità la sua arma migliore indietreggia consentendogli di calciare dal limite dell’area. Poi si scontra con Danilo e regala un’altra palla gol. Evidentemente condizionato dalla frattura al setto nasale.

6 GABRIEL SILVA Jankovic non lo mette praticamente mai in difficoltà, anzi e lui a costringere l’avversario a fare il difensore come conferma l’ammonizione rimediata dal serbo quando stende il brasiliano al limite dell’area. Non sempre preciso quando va al cross.

5,5 MARQUES ALLAN Il brasiliano, premiato nel pre-partita con la “Zebretta d’oro”, ci dà dentro come un matto, ma le buone intenzioni non sono suffragate dai fatti. Jorginho ha caratteristiche diverse dalle sue sta di fatto che il duello a distanza viene vinto nettamente dal brasiliano del Verona.

5 ANDREA LAZZARI É il giocatore con più qualità del centrocampo in fase di impostazione ma ieri ne ha azzeccate davvero poche. L’unica giocata all’altezza è l’apertura al volo per Di Natale, peccato che poi sul cross di Totò non arrivi in tempo per mettere in porta il pallone del 2-2.

5 DUSAN BASTA Nella serie di errori che portano al gol del Verona che sblocca il risultato, il primo è il suo. É sanguinoso il pallone che si fa soffiare sulla sua trequarti da Martinho. Se deve fare la mezzapunta contro squadre arroccate perde tutte le sue caratteristiche migliori.

5 NICO LOPEZ Un solo spunto degno di nota dopo un quarto d’ora quando solo un grande recupero di Maietta gli impedisce di centrare la porta. Troppo poco, però, per difendere il posto guadagnato a Livorno. In questo genere di partite bisogna metterci la “garra”, ieri lui non l’ha fatto.

5,5 ANTONIO DI NATALE Il capitano stavolta si dà da fare, va anche più volte al tiro, ma la precisione e la rapidità di esecuzione non sono quelle dei giorni migliori. Vista l’aria che tira lasciamolo in pace: i gol per portare l’Udinese verso la salvezza li può comunque segnare soltanto lui.

5,5 REGINALDO MAICOSUEL Il solito “Mago”, tanto fumo e poco arrosto. Entra con l’argento vivo addosso, sembra possa spaccare il mondo, ma poi di fatto non riesce a incidere. Per due volte carica il destro a giro da buona posizione ma non centra la porta. Da un trequartista brasiliano ci si aspetta più precisione.

6 BRUNO FERNANDES Gioca mezz’ora e va al tiro per tre volte, due in maniera pericolosa. Sulla prima il destro rasoterra con il portiere fuoricausa sfiora il palo, sulla seconda centra la parte alta del legno. Nel duello per una maglia con Nico Lopez ieri ha riguadagnato qualche posizione sul compagno.

4,5 DANILO LARANGEIRA Il difensore brasiliano vive una giornata da incubo, la peggiore da quando gioca nel campionato italiano. Sul gol del 2-0 di Toni si fa tagliare fuori con troppa facilità dal servizio di Romulo. Ok, il bomber gialloblù sarà anche in fuorigioco, ma lui deve metterci più attenzione. Poi alla fine del primo tempo, si scontra con Domizzi e regala al centravanti del Verona la palla del possibile 3-1. Nella ripresa va a chiudere su Iturbe e, invece di appoggiare il pallone in fallo laterale o dalro al portiere, se lo fa soffiare dall’avversario che si invola verso Brkic e va ad affossare definitivamente le speranze di rimonta friulana. E pensare che nei corpo a corpo con Toni non se l’era cavata neanche male. Gli errori, però, ci sono e restano comunque troppi soprattutto se vanno a sommarsi con quelli commessi nella prima parte di stagione.

6,5 ROBERTO PEREYRA Non solo per il gol - il primo della stagione -, tra l’altro spettacolare (controllo con il sinistro e destro al volo nell’angolino opposto), ma per l’intensità che ci mette almeno fino al 3-1. A quel punto anche lui, inevitabilmente, si arrende, ma solo dopo aver dato fondo a tutte le energie. É stato l’unico giocatore dell’Udinese in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. A inizio ripresa si allarga sulla destra, punta l’avversario e poi serve a Di Natale un pallone che il capitano non riesce a capitalizzare. Con l’ingresso in campo di Maicosuel arretra leggermente il suo raggio d’azione e cerca anche di cucire il gioco a centrocampo cercando la sponda di qualche compagno per l’inserimento centrale. Ma a quel punto il Verona era troppo ben arroccato per riuscire a trovare il pertugio giusto.

Sezione: Notizie / Data: Mar 07 gennaio 2014 alle 10:45
Autore: Redazione TuttoUdinese
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