Dal 2010 preparatore dei portieri dell’Udinese Calcio, Sergio Marcon racconta subito la voglia di ricominciare dello staff e della squadra: “è stata una sosta lunga. Le amichevoli servono per entrare in condizione, però ci manca l’adrenalina del calcio che conta, come ha detto il mister nell’ultima intervista. Il clima nello spogliatoio è buono e sereno - continua Marcon - abbiamo fatto dei buoni test amichevoli e la squadra si sta allenando alla grande. Anche per i portieri manca l’adrenalina dei tre punti, ma l’allenamento di base non cambia di molto, differentemente dagli altri giocatori.”
 

In studio sono state trasmesse le parate più belle di Marco Silvestri nell’anno solare 2022 e per il preparatore bianconero non ci sono stati dubbi su quale fosse la parata più difficile: “Molto bella la parata contro la Fiorentina ma il doppio intervento contro il Genoa racchiude tutto il nostro lavoro: la reattività per la prima conclusione e l’attacco palla nel secondo. È il nostro marchio di fabbrica. Tornando a Silvestri – analizza Marcon – è un gran professionista con una forza mentale incredibile. I pochi errori commessi non lo turbano.”
 

Proprio su questo fondamentale, Marcon racconta la metodologia di allenamento utilizzata dallo staff: “Noi insegniamo ed insistiamo molto sull’attacco palla è vero, ma è altrettanto vero che se un portiere, tipo Musso, che possiede la parata a croce molto sviluppata, non gliela si va a togliere, si va a lavorare sull’altro fondamentale per portare il bagaglio tecnico del giocatore il più completo possibile. Io preferisco l’atteggiamento propositivo dell’attacco palla. Dipende comunque da ogni situazione, sta al portiere poi capire il momento e scegliere il gesto tecnico corretto. Quello che mi preme sottolineare – dice Marcon – è che tutti i preparatori qui all’Udinese condividono la stessa filosofia e adattiamo questa metodologia di allenamento fin dai giovanissimi.”
 

Il calcio ha visto sviluppare negli ultimi anni la ripartenza dal basso, in cui il portiere deve essere più partecipe alla costruzione del gioco e “anche noi stiamo lavorando su questo fondamentale - conferma Marcon - per esigenze della squadra e richieste del mister. Marco, ad esempio, non era abituato a questo tipo di lavoro, ma si è messo a disposizione e sta migliorando sempre di più. Anche in questo caso, deve essere bravo il portiere a giudicare la situazione e capire se è il momento di spazzare o di ricostruire l’azione.”
 

Marcon ha allenato e visto crescere tantissimi talenti tra i pali e in studio commenta alcuni ex portieri bianconeri: “Handanovic l’ho solo visto solamente allenarsi, perché in quel periodo mi occupavo dei giovanissimi: un mostro, attacco palla dieci, distribuzione e gestione retropassaggi super. Meret è cresciuto tantissimo, è sempre stato molto sveglio e veloce nell’apprendere. Un gran portiere e son contento che si stia trovando bene a Napoli dopo un’estate difficile. Scuffet invece è partito alla grandissima ma poi non è riuscito a trovare la continuità. Gli auguro di ritrovare la sua condizione migliore. Musso inizialmente aveva alcune cose da sistemare, nelle letture e situazioni di gioco soprattutto. Ha avuto la volontà di lavorare tanto ed è diventato un gran portiere. Sta a lui confermarsi a certi livelli.”

Al termine della trasmissione, Marcon commenta anche i due giovanissimi portieri Di Bartolo e Malusà della giovanile bianconera: “Sono due profili interessanti, hanno una struttura fisica importante e sono tecnicamente validi. Ogni tanto si allenano con noi in prima squadra in modo tale da valutare le loro abilità. Silvestri, Padelli e Piana sono molto disponibili con loro e danno molti consigli utili in queste occasioni. Sono ragazzi giovani, hanno tutte le potenzialità per poter far bene.”

Sezione: Notizie / Data: Mar 03 gennaio 2023 alle 11:03 / Fonte: Udinese.it
Autore: Jessy Specogna
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