Classifica, stato di forma - coppa Italia a parte - e morale dicono che domani, al Tardini, la formazione di Donadoni parte con i favori della vigilia rispetto a un’Udinese reduce da tre ko di fila in campionato. Ma Pietro Leonardi, sino a cinque anni fa ex direttore generale dei bianconeri, non si fida e da vecchio navigatore dei mari tempestosi della Serie A tiene alta la guardia dei suoi ragazzi e della formazione di Donadoni.

Direttore numeri alla mano questa volta è il Parma la favorita per i tre punti?
"No, e, anzi, l’Udinese in questo momento è una squadra difficilissima da affrontare. Non mi sento mai favorito nel calcio e tantomeno in questa caso perché i friulani anche con il Milan hanno dimostrato che il loro brutto avvio di stagione è frutto del caso e certamente non di mancanza di qualità. Per me, poi, è sempre un match particolare. A Udine ho lasciato tanti amici e collaboratori e ogni volta che incontro i bianconeri mi riaffiora un mare di ricordi anche se, ovviamente, si gioca sempre per vincere".

Da vecchio conoscitore della realtà udinese come si spiega questo pessimo campionato?
"Chi conosce la Serie A sa bene come il nostro sia ancora il torneo più difficile e imprevedibile del mondo. In Italia basta un po’ di sfortuna, qualche gara in cui gli episodi non girano in maniera giusta e stai poco a trovarti con l’acqua alla gola. Si può perdere con chiunque, ma sono sicuro che l’Udinese si riprenderà perché ha a disposizione un tecnico preparato, una rosa valida e una società attenta a ogni dettaglio".

Lo sa che in queste settimane più di qualche tifoso ha accusato Di Natale di rappresentare uno dei problemi della squadra?
"Non lo sapevo, ma francamente fischiare Totò è assurdo. In tutti questi anni è stato sempre l’uomo in più dell’Udinese, l’elemento in grado di fare la differenza. Mi auguro che il suo sfogo, dopo il Verona, sia stato soltanto un disagio espresso a caldo. Perdere un giocatore come Di Natale sarebbe un delitto per tutto il nostro movimento".

Gli ultimi risultati dicono che il Parma arriva al match in ottima forma…
"Stiamo bene e siamo soddisfatti del nostro avvio di stagione, ma nessuno da queste parti si azzarda a prendere sottogamba l’impegno con l’Udinese. Il nostro obiettivo resta sempre quello di arrivare a 40 punti il prima possibile".

La vostra collaborazione con il Nova Gorica ricalca, in qualche modo, il rapporto creato dai Pozzo tra Udinese, Granada e Watford?
"È un’idea nata per permetterci di controllare, e visionare da vicino, un numero maggiore di calciatori cercando di capire, magari, se qualcuno di loro possa giocarsi le sue chance in Italia. Il progetto sta prendendo corpo e devo dire che siamo davvero felici di come si sta sviluppando".

Sezione: L'Avversario / Data: Sab 25 gennaio 2014 alle 17:30 / Fonte: Messaggero Veneto
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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