In un episodio di Fenomeni, format di PrimeVideo nel quale i campioni del calcio si raccontano a Luca Toni, la bandiera dell'Udinese Totò Di Natale ha raccontato il retroscena del suo rifiuto alla Juventus: "Finito l'allenamento ho preso in mano il telefono e ho trovato più di cento chiamate dal mio procuratore. Gli ho chiesto cosa fosse successo e mi ha detto che stava andando a Torino, la Juventus aveva venduto Diego e Gino gli aveva dato l'ok. Io gli ho detto che non aveva il mio ok: avendo un rapporto con la città e il presidente, il giorno dopo sono andato a parlare con lui. Gi ho detto che io non ci volevo andare, poi se la società mi avesse mandato via sarebbe stato un problema loro". 

Poi un'ammissione sull'unica big in grado di far oscillare la sua fedeltà a Udine: "L'unica squadra per cui ci ho pensato almeno un mese era il Liverpool. Mi piaceva l'ambiente, lo stadio: è l'unica società che mi ha fatto tentennare". Poi, però, nessun dubbio. La carriera di Di Natale è proseguita e terminata in Friuli: "Se rimpiango di non aver giocato in una big? No, ho fatto dodici anni a Udine e i miei obiettivi li ho sempre portati a casa. A me piaceva la tranquillità, non mi piaceva farmi vedere: sono una persona molto riservata. Adesso comandano i procuratori ma io volevo essere uno come Totti, Maldini, Del Piero: a me piace quella gente lì, quando dicono una cosa la fanno e io anche. Io avevo detto di voler finire la carriera a Udine e l'ho fatto. Quando ho smesso avevo dieci squadre di Serie A che mi chiamavano tutti i giorni e ho detto di no".

Sezione: Gli ex / Data: Mar 05 agosto 2025 alle 15:45
Autore: Alessandro Di Lenarda
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