Ormai non ci sono più dubbi che il progetto principale della famiglia Pozzo non sia a Udine ma altrove, al Watford. Dopo quattro anni di cura Pozzo, dove il paròn questa volta non è Giampaolo ma il figlio Gino, il club si è consolidato in Premier League con il tredicicesimo posto finale e fermandosi solo ad un passo dalla finale di FA Cup. Una stagione questa che da sola vale ben oltre 100 milioni di euro di diritti tivù (il mercato è diviso fra la Sky inglese e British Telecom)

Cifre impressionanti queste che da noi sono raggiungibili solamente dalle grandi del campionato, come la Juve. A questo punto Pozzo è normale che si concentri a Londra e non a Udine. L'Udinese infatti, non è più quella macchina perfetta degli anni scorsi nemmeno con il nuovo stadio, mentre il Watford è diventato finanziariamente un gioiello. 

I Pozzo stanno scommettendo forte sugli Hornets, con l'arrivo di Mazzarri e un calciomercato importante, per fare un ulteriore balzo in avanti, per puntare a raddoppiare i soli introiti televisivi e di marketing. In altre parole, spendendo con intelligenza una cinquantina di milioni adesso Pozzo si troverebbe servita sul piatto una squadra con a disposizione un fatturato da Champions League. Entrare in zona Europa, l'obiettivo dichiarato per le prossime stagioni, sarebbe economicamente un sogno. La Premier poi, da qui a cinque anni, diventerà ancora più ricca tanto che la FA ha già stimato un fatturato del 40% maggiore dal 2020. Il confronto con l’Udinese quindi è impensabile. I bianconeri incasseranno sui 30 milioni dalle tv, puntando tutto sulle plusvalenze e di certo non a a qualificarsi per competizioni europee. 

Per questo motivo non ci sono dubbi che, economicamente parlando, il progetto centrale è e sarà in futuro il Watford, dove si possono fare molti più soldi, mentre la squadra satellite è diventata l’Udinese.

Sezione: Focus / Data: Mer 25 maggio 2016 alle 16:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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