Contava solo vincere, e si è vinto. Tre punti d'oro, che tengono distante il Bologna e permettono all'Udinese di prendere una boccata di ossigeno in quella che sarà una lotta salvezza all'ultimo respiro fino all'ultima giornata. Il modo in cui questa vittoria è arrivata lascia molto perplessi tutti noi, una vittoria frutto del caso e della dea bendata, di certo non di bravura personale, perchè questa squadra fa tutto, tranne che giocare a calcio. L'alibi della tensione per una partita vitale regge fino a un certo punto, così come quello dell'emergenza totale a centrocampo che affligge l'Udinese da praticamente inizio campionato, perchè in Serie A, nonostante tutti i problemi del momento, è lecito e doveroso assistere ad uno spettacolo un attimo più decoroso.

La vittoria ci rende felici senz'altro, ma il modo in cui è arrivata non scaccia via nemmeno una preoccupazione della vigilia, contro il Chievo ancora una volta i bianconeri hanno difettato in personalità, attaccamento, chiamiamola anche "garra" se volete, ma soprattutto di qualità, nessuna triangolazione, nessuna manovra organizzata, solo barricate anche contro l'ultima forza del campionato e lanci lunghi senza logica verso le punte abbandonate al loro destino, peraltro una a mezzo servizio e l'altra pascolante per il campo con la fascia da capitano al braccio, inammissibile se posso permettermi. La cosa più scandalosa è sentire le dichiarazioni post partita dei diretti interessati, che palesano un miglioramento continuo della squadra, quando in realtà, ciò che i miei occhi vedono è totalmente il processo inverso e infatti, senza quel rigore fortunoso del buon Teo, l'Udinese sarebbe quart'ultima a sole due lunghezze dal Bologna che ha una partita in meno. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, è vero, ma ciò che mette in mostra la squadra di Nicola domenica dopo domenica è l'assoluto "anticalcio", diversamente il nostro mister probabilmente non può fare, perchè l'armamentario di cui dispone è di bassa qualità e pure molto povero dal punto di vista numerico, ma anche il nostro tecnico ci mette del suo, De Paul tutto può fare tranne che il centrocampista, Pussetto in panchina francamente faccio fatica a capirla come mossa, ma soprattutto, di fronte ad un simile "spettacolo", quantomeno sarebbe lieto non sentire certe dichiarazioni. 
I tre punti me li tengo stretti, strettissimi, contavano solo quelli ieri, ma la prestazione indecorosa dell'Udinese non ha scacciato via neanche un brutto pensiero dalla mia mente, tra due domeniche ci sarà uno scontro diretto ancora più importante di quello di ieri, arriverà infatti proprio il Bologna al Friuli, ma "giocando" così, state sicuri, che sarà praticamente impossibile vincere.
Questo non è calcio, chiamatelo come volete, ma il pallone è tutt'altra cosa, salviamoci, perchè di più non possiamo fare e lo abbiamo capito, ma non prendiamoci in giro... 

Sezione: Focus / Data: Lun 18 febbraio 2019 alle 17:00
Autore: Stefano Fabbro
vedi letture
Print