Oggi, il 30 novembre del 2016 è un traguardo storico per i tifosi dell'Udinese, in quanto si festeggia il centoventesimo compleanno della squadra bianconera. Tutti i tifosi bianconeri sono pronti a riempire il Friuli lunedì sera per omaggiare la loro squadra, nonostante il periodo poco felice della compagine di mister Delneri. Poco importa se l'Udinese di questi ultimi anni non sta regalando grandi soddisfazioni al popolo bianconero, per i tifosi friulani 120 anni vanno oltre ai risultati sportivi ma coincidono con lunghi anni di amore verso una sola maglia che hanno sempre onorato non facendo mai mancare il loro supporto anche nei momenti più difficili.

In un giorno così speciale la mente dei tifosi friulani va sicuramente verso i ricordi più limpidi della storia bianconera: come dimenticarsi infatti dell'arrivo di Zico a Udine con migliaia di tifosi che lo hanno accolto in piazza, delle meraviglie di Totò Di Natale, considerato un re qui a Udine e delle stagioni dell'era Guidolin in cui l'Udinese insegnava calcio alle grandi. Il centoventesimo anniversario per una squadra di una città come Udine, non certo di una metropoli, deve essere un orgoglio e un vanto per la gente friulana, basti pensare alla fine che hanno fatto squadre situate in città molto più grandi di Udine, noi invece, nel bene e nel male, ci siamo sempre stati, non siamo mai falliti e i supporters friulani di certo saranno pronti a soffrire e a lottare sempre anche se ci saranno momenti di difficoltà da qua in avanti. La speranza è che gli anni di storia dell'Udinese vadano sempre in crescendo e che, questa ricorrenza molto importante porti una reazione negli attuali giocatori bianconeri, perchè tutta la piazza friulana vuole vedere undici guerrieri in campo che sudano la maglia, come tutte le generazioni di tifosi fanno da 120 anni e continueranno a fare per sempre...tanti auguri Udinese, sappi che anche nel tuo peggior momento la passione e il cuore dei tifosi saranno sempre al tuo fianco.

Sezione: Focus / Data: Mer 30 novembre 2016 alle 17:00
Autore: Stefano Fabbro
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