"Per me non c’era ombra di dubbio che ci avremmo messo tutta la serietà”. Daniele Padelli, dopo una partita vissuta da protagonista e un clean sheet mantenuto con delle parate superbe, ci tiene a ricordare che “scendi in campo per il simbolo che hai sul petto, non per quello che c’è scritto dietro. Dovevamo dimostrare, casomai ce ne fosse stato bisogno, che l’Udinese è una squadra seria, da noi in campo ai magazzinieri ai tifosi che ci hanno seguiti fino a Salerno. Sono contento perché ci siamo regalati una bella gioia e abbiamo dimostrato di avere valori forti come tutti quelli che indossano questa maglia”.

Il bilancio della stagione è positivo: “I numeri non mentono, sono molto matematico da questo punto di vista – afferma mentre un sorriso piano piano gli allarga il volto – Abbiamo vinto a Cagliari 4-0, abbiamo vinto qui a Salerno 4-0, abbiamo dominato tante partite, altre le abbiamo giocate bene senza però aver raccolto quanto seminato”. La stagione si preannunciava “complicata”, visto l’innesto di tanti giovani, alcuni alle prime esperienze da titolari in un campionato come la Serie A. I ragazzi “si sono messi a disposizione con la testa, conducendo una vita sana dentro e fuori dal campo, mentre i più esperti hanno dato l’esempio. Abbiamo creato qualcosa d’importante”.

Sul suo impiego in campo, Padelli ricorda di aver “sempre detto come la penso da quando sono arrivato, sono conscio di quello che è il mio ruolo. Con Marco (Silvestri, ndr) è dura anche giocare perché ha fatto un campionato straordinario e merita solo i complimenti – continua il portiere – Io mi sono messo a disposizione dentro e fuori dal campo, ho portato la mia esperienza fatta di retrocessioni e vittorie. Il bello di questo gruppo è che tutti siamo importanti e tutti abbiamo messo qualcosina in più”, dice. Un esempio? “Nestorovski, che ha giocato pochissimo ma si è sempre allenato duramente e oggi ha segnato”.

Quando l’intervistatore gli ricorda che anche lui ha giocato “benino”, Padelli schiva i complimenti e si concentra sui risultati di squadra: “Chiudiamo bene l’anno, come volevamo, dimostrando che l’Udinese è una squadra forte, seria, perché ho sentito e letto questa settimana tante cose che non mi sono piaciute, come che saremmo venuti qui a perdere. Noi il campionato lo onoriamo e onoriamo il nostro lavoro. Invito anche altri a fare lo stesso”.

Sezione: Focus / Data: Lun 23 maggio 2022 alle 00:22
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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