Il 'rollercoaster' targato Apu Old Wild West non accenna a fermarsi e, dopo il filotto di vittorie più importante della stagione, sono arrivate due sconfitte che sembrano aver definitivamente placato l'onda emozionale del successo su Verona, sempre che questo ci sia veramente stato. Se la caduta interna contro Milano è stata un autentico inciampo, il k.o. contro Forlì mostra come, in questo momento della stagione, ai bianconeri manchi ancora qualche tassello per completare il proprio gioco. Come se non bastasse, a coach Ramagli sembra essersi ripresentata la questione infortuni, con Fabi e Penna praticamente inutilizzati nell'ultima gara, il primo per un problema alla zona lombare (problema che a quanto pare sembra protrarsi già da tempo), il secondo per un colpo subìto sul parquet. Aggiungeteci pure una situazione di classifica non esattamente idilliaca (Udine è nel gruppo di squadre a 18 punti che occupano le posizioni dalla quinta all'ottava) e il quadro che fino a due partite fa sembrava prendere la forma desiderata ora mostra di nuovo difetti.

Sparare sentenze in tempi di regular season è esercizio che, tra i due estremi, tende al futile. Le stagioni si giocano e si vincono al livello successivo e squadre che in campionato sembravano agnelli si trasformano in leoni nelle tesissime e attesissime sfide 'dentro o fuori'. E' il momento in cui un giocatore deve superare sé stesso "by saving the best for last". E' il momento in cui ogni tifoso auspica che la propria squadra abbia premuto l'interruttore giusto. Questo momento, ovviamente, deve ancora arrivare e l'errore più grave che si possa fare è perdere di vista l'obiettivo-qualificazione. L'Apu è ancora ampiamente in ballo, con Milano e Caserta che inseguono a breve distanza e che, per quelle che sono le dinamiche di due squadre neopromosse, si possono rivelare molto più concrete in tempi di stagione regolare. Il calendario dei bianconeri ha raggiunto con Forlì il suo momento di maggior impegno, con Caserta e Ravenna in arrivo dopo il Kleb Basket Ferrara, formazione contro la quale i bianconeri giocheranno questa sera. Chiamatele 'prove generali' se volete, sta di fatto che sono in arrivo esami importanti per la banda di coach Ramagli, a cominciare dal secondo infrasettimanale su due contro Ferrara.

All'andata il roster comandato da Spiro Leka sorprese una Apu che scese a Ferrara con l'entusiasmo della gloriosa vittoria interna su Forlì. Fu 83-71 e seguirono a ruota altre due sconfitte proprio contro Caserta e Ravenna, a sancire quello che fu realmente uno dei peggiori momenti della stagione. Questa Apu ha però più volte dimostrato di sapersi rialzare dalle cadute più rovinose e questo ritorno contro Ferrara offre l'occasione per dimostrarlo. Le maggiori difficoltà che Udine si troverà ad affrontare si vedranno nel pitturato, con il Kleb che all'andata dispose di una poco combattiva Apu, cronicamente in sofferenza nel reparto lunghi. Qualche occhio puntato su di sé in più ce l'avra senz'altro T.J. Cromer, reduce dalla sua peggior partita in bianconero e chiamato a riprendere le redini della squadra, come fece ad esempio, proprio contro Ferrara in Supercoppa. Tempi diversi, pressioni diverse. Con la famigerata 'fase a orologio' che si fa sempre più vicina, sarà sempre più difficile rimediare ai propri errori.

In conclusione, è doveroso spendere qualche parola nel ricordo del vicepresidente di Ferrara Marco Cocchi, scomparso a causa di un malore occorso durante la partita dei suoi ragazzi contro Mantova una decina di giorni fa. Anche per lui, non ne dubitiamo, sta giocando il Kleb in queste settimane certamente difficili.

Sezione: Focus / Data: Mer 15 gennaio 2020 alle 09:50
Autore: Francesco Paissan
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