Porte chiuse o porte aperte, in realtà c'è da capire anche come sta la nostra Udinese. Perché domenica, emergenza coronavirus permettendo, finalmente si gioca e i punti in palio sono pesanti. Anche senza la spinta del pubblico serve tornare alla vittoria per evitare che dietro accorcino ancora. L'ultima volta la bianconera è stata fermata all'ultimo respiro sul pari dal Bologna, poi le due settimane di pausa che  non possono non aver inciso sulla condizione fisica e mentale della squadra. 

Come stanno, quindi, i bianconeri? Ieri l'amichevole contro il Cjarlins Muzane, nonostante la differenza di categoria, ha dato a Gotti, e anche a noi commentatori, qualche segnale importante. 

1 LA LUCE E' SEMPRE E SOLO DE PAUL - L'Udinese cambia radicalmente con l'ingresso dell'argentino. Non è un caso che con lui in campo sono arrivati 12 gol mentre nel primo tempo la manovra è stata lenta e compassata. Il diéz è l'unico capace di far cambiare marcia alla squadra. De Paul dipendenti? Assolutamente sì. E non è un bene.

2 TEO IN GRAN SPOLVERO - Il polacco in amichevole è sempre uno dei migliori. Anche nello scialbo primo tempo si muove moltissimo riuscendo sempre a rendersi pericoloso (suo il gol del vantaggio). Nella ripresa cerca in tutti i modi la via del gol, alla fine ne a 5. Un chiaro messaggio a Gotti in vista del finale di stagione: "Mister, ci sono anche io!"

3 - LA DIFESA SBANDA - Nel primo tempo il Cjarlins si schiera con il tridente e la retroguardia bianconera va in confusione. Vero che gli stimoli non erano moltissimi ma certi errori, anche se è pur sempre la partitella del mercoledì, non vanno fatti. E invece dietro, soprattutto fin quando non entra Nuytinck, si sbaglia troppo. Gli uomini di Moras ne approfittano, prima segnano il pari e poi in un paio di occasioni vanno pure vicini al vantaggio. Così non va bene, per la Fiorentina vanno serrati i ranghi.

4 - LE SECONDE LINEE - I migliori sono stati quelli che di solito giocano meno. Nestorovski entra e dimostra grande voglia e fame di gol e sicuramente Gotti ne terrà conto in vista di domenica date anche le condizioni non straordinarie di Lasagna. Bene anche Walace, il brasiliano nel primo tempo risulta un po' lento e macchinoso, poi con De Paul a fianco è un altro giocatore. 

5 - CHI E' QUEL BOLT? - L'11 del Cjarlins Muzane, esterno alto nel 4-3-3 di Moras, è la vera sorpresa della partita. Un primo tempo impressionate, facilità di dribbling e di tiro, un gol all'incrocio e una traversa che ancora trema. Chi è questo ragazzino? Se fossi negli osservatori dell'Udinese chiederei subito al patròn Zanutta informazioni. 

Sezione: Focus / Data: Gio 05 marzo 2020 alle 16:42
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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