È già emergenza in casa Watford. Un po’ a sorpresa forse, visto il grande mercato condotto dalla dirigenza del club della famiglia Pozzo, ma la classifica dopo soli 4 turni parla chiaro: gli Hornets infatti sono già nelle retrovie, avendo raccolto la miseria di 3 punti su 12 a disposizione, frutto di tre pareggi e di una sconfitta, con una sola lunghezza di vantaggio sulla zona retrocessione. Decisamente poco. Certamente il calendario non è stato benevolo mettendo sul cammino della neopromossa ostacoli difficili come l’Everton ed autentici mostri sacri come il Manchester City. Senz’altro gli Hornets non sono gli unici a non essere partiti con il piede giusto se si considera che il Chelsea ha solamente un punto in più e che Arsenal, Liverpool e Manchester United viaggiano a corrente alternata. Ma sembra che al momento qualcosa ancora non vada per il verso giusto. Spesso il Watford non è riuscito a sbloccare incontri che erano alla sua portata o quando è andato in vantaggio non ha saputo gestirsi, incappando in errori decisivi. Manca insomma la consapevolezza dei propri mezzi e la capacità di sfruttare al meglio le occasioni.

Sicuramente la squadra deve ancora trovare i giusti automatismi, visti i tanti volti nuovi, e sicuramente nelle prossime partite si assisterà ad un netto miglioramento degli uomini di Sanchez Flores. Purtroppo il tempo a disposizione per assestarsi non è molto e la Premier League resta un campionato durissimo, dove gli apprendistati molto lunghi rischiano di essere pagati a carissimo prezzo. Con lo Swansea ci sarà già l’occasione per ripartire. Ma per farlo servirà un solo risultato, quello più importante, quello che regala i punti più pesanti: la vittoria. Con qualsiasi altro risultato la classifica rimarrebbe quella attuale, se non peggiore addirittura. La vittoria servirebbe per rilanciare gli Hornets e sarebbe la medicina migliore per tutta l’autostima del gruppo. Quindi già da domenica sarà vietato fallire per il Watford.

Sezione: Watford / Data: Mer 09 settembre 2015 alle 10:30
Autore: Federico Mariani
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