Se l’arrivo di Nicolò Zaniolo all’Udinese dovesse concretizzarsi, non sarebbe soltanto un colpo suggestivo di mercato, ma rappresenterebbe anche una svolta tecnica per la squadra di Kosta Runjaic. L’ex Roma, oggi al Galatasaray, tornerebbe in Italia con il desiderio di rilanciarsi e con la prospettiva di avere spazio e responsabilità in una piazza che sa valorizzare chi ha fame di riscatto.

Zaniolo ha costruito la parte migliore della sua carriera quando ha potuto muoversi liberamente sulla trequarti, alle spalle della prima punta. È lì che ha mostrato la sua potenza fisica, la capacità di strappare palla al piede e di attaccare lo spazio con decisione. Per l’Udinese sarebbe, di fatto, l’erede di Thauvin, con caratteristiche diverse: meno estro e più forza, meno rifinitura ma maggiore capacità di rompere le linee avversarie. Nel 3-5-1-1 o nel 3-4-2-1, sistemi che Runjaic conosce e ha già adottato, Zaniolo potrebbe interpretare il ruolo di trequartista centrale oppure muoversi come uno dei due giocatori alle spalle del centravanti.

Non va esclusa neppure una sua collocazione sugli esterni. Con il 4-3-3 provato dal tecnico tedesco in estate, Zaniolo potrebbe ritagliarsi lo spazio di esterno alto a destra, pronto a rientrare sul suo piede mancino e a cercare la conclusione. Sarebbe una soluzione capace di restituire ampiezza e imprevedibilità a un attacco che, dopo gli addii di Lucca e Thauvin, appare oggi povero di alternative.

Cosa porterebbe a questa Udinese è facile intuirlo. La sua fisicità da 190 centimetri lo renderebbe prezioso sia nel gioco spalle alla porta sia nelle transizioni offensive. La sua abitudine a inserirsi negli spazi potrebbe aprire nuove soluzioni in avanti, soprattutto con una prima punta di peso come Buksa o con un attaccante più mobile come Davis. E ancora, la personalità di un giocatore abituato a palcoscenici importanti sarebbe un valore aggiunto in una squadra che ha perso due dei suoi leader tecnici.

Restano però delle incognite. La prima riguarda la sua condizione fisica, perché le ginocchia e i muscoli gli hanno giocato brutti scherzi in passato e a Udine non potrebbe permettersi ulteriori battute d’arresto. La seconda è legata alla sua disciplina tattica: Zaniolo è un calciatore istintivo, che ama la libertà di movimento, e Runjaic dovrà essere bravo a trovargli una collocazione che ne esalti i pregi senza snaturare l’equilibrio della squadra.

Con lui in campo l’Udinese potrebbe cambiare volto. Nel 3-4-2-1, ad esempio, Zaniolo e Atta insieme dietro a Davis o Buksa garantirebbero fisicità e imprevedibilità. In un 4-3-3, invece, l’ex Roma da esterno destro porterebbe velocità e soluzioni di uno contro uno, mentre nel 3-5-1-1 avrebbe il compito di guidare la trequarti come uomo simbolo della manovra offensiva.

In definitiva, se integro e motivato, Zaniolo rappresenterebbe quel tassello che oggi manca all’attacco bianconero: un giocatore capace di accendere la partita con una giocata, di segnare e di trascinare. Sarebbe la grande scommessa dell’Udinese, ma anche l’occasione giusta per il giocatore di rimettersi in gioco e dimostrare di poter essere ancora protagonista ad alti livelli.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 24 agosto 2025 alle 14:09
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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