Il match contro il Genoa è uno scontro diretto da non fallire per l'Udinese, che dopo il Grifone si ritroverà davanti due corazzate come l'Atalanta e la Lazio. Quindi servono punti per dare valore anche al pareggio ottenuto contro il Sassuolo, che è stato sì positivo, ma non ha schiodato i bianconeri dal penultimo posto. L'assetto tattico è sicuramente la cosa su cui sta riflettendo maggiormente mister Luca Gotti, che ha messo in campo una squadra più propositiva di quanto fosse possibile per la difesa a disposizione nelle prime partite, passando a un 5-3-2 estremamente accorto contro i nerovoerdi, che andava più che bene per evitare di restare di nuovo a bocca asciutta, ma che non può essere il futuro di questa squadra.

L'avversario usa un 4-3-1-2 e il trequartista è un problema per tutte le difese non ancora ben registrate, Zajc inoltre non sta stupendo e lasciare troppi spazi alla sua voglia di riscatto non è consigliabile, soprattutto considerando che là davanti ci sarà la bestia nera Pandev (5 gol contro l'Udinese in 14 match, uno ogni circa tre sfide) e Scamacca, giovane in rampa di lancio. Fondamentale sarà l'assetto del centrocampo, che può far diventare una squadra offensiva o difensiva a seconda di quanto gli interpreti restino ancorati sulle proprie posizioni. De Paul quindi dovrà nuovamente fare il tuttocampista, difficile venga liberato da compiti più difensivi per sfruttarne le capacità nella metà campo avversaria. Da capire se Walace sia di nuovo reclutabile, in ogni caso c'è Arslan pronto a sostituirlo, anche se il tedesco è meno capace in entrambe le fasi, è più difensivo e questo potrebbe riportare a un baricentro un po' basso nel caso in cui il Grifone vada a caccia di tante incursioni.

Ovviamente il grande dubbio è il minutaggio che può avere Peryera. Il Tucu è partito per il ritiro con l'Argentina per poi rientrare a causa di un infortunio muscolare di lieve entità. L'ex Juventus dunque ci sarà, ma bisogna capire per quanto, visto che comunque non ha fatto molti allenamenti con il gruppo e in più è sempre un rischio rimettere subito in campo un giocatore che ha avuto noie muscolari, specie se giocano con grande intensità come Roberto. Per un'eventuale sostituzione potrebbe essere inserito Forestieri, che da mezzala si è disimpegnato bene e scalpita per avere più spazio. Con lui, che è più offensivo, sarebbe bilanciata la tendenza di Arslan di non lanciarsi praticamente mai in avanti, fornendo comunque un centrocampo equilibrato, sapendo che comunque Larsen può fare le due fasi sulla fascia, mentre sull'altra c'è un Ouwejan molto bravo ad arrivare sul fondo e uno Zeegelaar più ibrido. Gotti dunque dovrà pensarsela bene, lasciare varchi al potenziale del Genoa può essere pericoloso, ma serve anche tirare in porta per far punti.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 20 novembre 2020 alle 19:47
Autore: Davide Marchiol
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