Se a qualsiasi tifoso dell’Udinese verrà chiesto chi sia il più forte giocatore ad aver indossato la maglia del club, molto probabilmente la risposta che arriverà sarà Arthur Antunes Coimbra, conosciuto a tutti come Zico. Il brasiliano indossò la maglia bianconera negli anni ’80 per due stagioni, più precisamente dal 1983 al 1985, e porta ancora con grande gioia nel cuore il ricordo della sua avventura calcistica italiana.


La prima stagione fu quella di maggior fascino, quando il talento di Rio de Janeiro, mise a segno 19 gol, siglando una doppietta all’esordio e chiudendo dietro solo a Platini nella classifica marcatori di quell’anno. La seconda stagione in bianconero invece, fu purtroppo più in chiaroscuro, con solo 3 gol segnati, e il rammarico di non essere riuscito a regalare un piazzamento in zona Europa ai suoi tifosi.


Nonostante questo però, l’amore del popolo friulano resta incondizionato nei suoi confronti. Un amore nato ancora prima del suo arrivo, quando, poco prima dell’ufficialità del suo acquisto da parte dell’Udinese, la FIGC bloccò momentaneamente il suo trasferimento. Notizia che animò in maniera decisa la tifoseria udinese e tutti i sostenitori bianconeri, che diedero vita alla più famosa protesta a tema calcistico in terra friulana, che si trasformò presto in una questione di stato. Iconico infatti il grido unanime “O Zico, o Austria”, quasi a minacciare una secessione dal territorio italiano per annettersi a quello austriaco in caso di mancato arrivo del brasiliano. Trasferimento che alla fine fu poi sbloccato e confermato, dopo che sulla vicenda si espresse anche l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini.


Zico arrivò così in un ambiente che già sognava le sue giocate e le sue magie all’interno del rettangolo verde, mantenendo le aspettative promesse e creando un rapporto che tuttora lo lega alla nostra regione. Come testimoniano le sue parole, quando nel 2017, al suo ritorno in Friuli, gli venne chiesto cosa pensasse a riguardo: “Per me è una felicità tornare qui e rivivere i due anni trascorsi qui a Udine. Mi dissero che Udine non era una città calda e passionale, ma ho scoperto che era vero il contrario”.


Tanti auguri allora a Zico, l’uomo che fece unire sport e storia nel mondo friulano.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 03 marzo 2022 alle 15:35
Autore: Redazione TuttoUdinese
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