Pablo Marí si è presentato oggi in conferenza stampa: "Ringrazio innanzitutto tutto il club per avermi dato questa opportunità, sarà un piacere lavorare per l'Udinese. Per me la Serie A è uno dei campionati al top nel mondo, mi auguro di avere un grande impatto, è un momento importante per la mia carriera, anche io non ho avuto dubbi nell'accettare la proposta Quando sono andato al Flamengo tutti mi hanno detto che non era una delle opzioni migliori per la carriera, ma quando nella vita ti dicono di non farlo per me la sfida diventa più affascinante, è stata una bella sfida".

Cosa puoi portare come caratteristiche tecniche ed esperienza per i più giovani anche fuori dal campo?

"Ho vissuto tante esperienze quindi sicuramente questo mi permetterà di aiutare i compagni di squadra dentro e fuori dal campo, mi piace parlare in campo e guidare i compagni. In spogliatoio è importante tenere tutti sul pezzo e su di morale, perché nel calcio basta un secondo per perdere e vincere tutto e nei momenti negativi è importante tenere su il morale".

Hai già esperienza con la difesa a 3, con che sistema ti trovi meglio?


"Mi sento a mio agio in ogni modulo, dipende tanto da come interpreti il modulo e da come vuole impostare la squadra il mister più che dai numeri".

Cosa ti ha spinto ad accettare l'offerta dell'Udinese?

"Sono felicissimo e grato all'Udinese perché mi dà la possibilità di confrontarmi con un campionato top, ho apprezzato poi il lavoro fatto dall'Udinese per avermi e sono tanti anni che questa società fa cose importanti in Italia".

Hai avuto modo di conoscere Deulofeu, l'altro spagnolo della squadra?


"Non l'ho conosciuto personalmente, ma abbiamo amici in comune, che mi hanno sempre detto belle cose su di lui. Ho parlato con Gerard prima di accettare e mi ha detto solo cose belle sulla squadra, i mezzi che fornisce la società e la città, sono entusiasta di poterci giocare assieme e di avere qualcuno con cui parlare in queste prime settimane".
Sezione: Primo Piano / Data: Gio 20 gennaio 2022 alle 14:26
Autore: Stefano Pontoni
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