Il DT Marino ha analizzato in conferenza stampa il mercato invernale dell'Udinese, toccando tutti gli aspetti criticati nelle analisi dei primi giorni di febbraio: “Durante il mercato i dirigenti tendono a parlare alla stampa in maniera difensiva, perchè non si vogliono scoprire gli obiettivi, in un mercato che costringe a lavorare molto sottotraccia. Però a mercato chiuso è giusto spiegare alcune cose, ho letto tante analisi, alcuni giudizi mi lasciano un po' stupito, perchè alla fine del mercato estivo si era detto che la rosa era troppo larga, ora, in una posizione decorosa e a determinate operazione fatte, ho letto accuse che non ho molto capito. Avevamo promesso di potenziare gli esterni e abbiamo portato Zeegelaar, in estate non è stato possibile portarlo a Udine per problemi oggettivi legate alla negoziazione con il ragazzo, la sua volontà era di venire qua, abbiamo continuato a lavorarci durante il campionato e grazie alla volontà di tutte le parti l'operazione si è conclusa. Prodl gioca in un ruolo in cui c'è sempre necessità di elementi, è stato preso perchè siamo sicuri che sarà una pedina importante anche per l'Udinese del futuro nonostante non sia giovanissimo. Abbiamo provato a prendere alcuni giovani a gennaio, trovandoci davanti a richieste di decine di milioni per giocatori che ancora non erano affermati e sono stati venduti proprio a quelle cifre, è un mercato drogato e sbaglia non chi chiede certe cifre, ma chi le dà"
Sugli affari con il Watford, che hanno suscitato la perplessità di alcuni: "La sinergia col Watford è un valore aggiunto, non una debolezza e non capisco come possa essere considerata tale. Grazie a questo possiamo portare a Udine giocatori come Okaka, che per le tasche dell'Udinese sarebbero irraggiunginili, è costato 15 milioni al Watford. Pussetto è vero che è andato via, ma portandolo al Watford abbiamo realizzato una plusvalenza, quindi la sinergia funziona sempre, sia in entrata che in uscita. Inoltre abbiamo tenuto tutti i giocatori importanti e vi assicuro che abbiamo faticato per tenerli tutti, perchè sono arrivate tante richieste importanti".
Le critiche sulle cessioni degli esuberi: "Abbiamo ceduto Pussetto, che ha giocato solo due partite dall'inizio, Barak che sappiamo da che problemi arrivava, Opoku ha chiesto espressamente a me e a Gotti che non voleva giocare come terzino e come centrale era di troppo, ha avuto crisi di pianto quando la trattativa per la sua cessione stava per saltare. Pussetto voleva andare a giocare, ha chiesto la cessione in prestito e c'erano due squadre italiane non di primissima fascia che lo volevano, era meglio quindi fargli fare un'esperienza in Inghilterra per valorizzarlo. Barak veniva ogni settimana per chiedere di andare via, provateci voi a trattenere giocatori che chiedono costantemente la cessione. Abbiamo 19 giocatori di movimento per 10 posti, molti possono ricoprire più ruoli, abbiamo dunque due profili per ogni ruolo, dobbiamo fare un girone di ritorno, non un intero campionato e mi si viene a dire che la rosa è corta. Toccando ferro visto che siamo in periodo di pandemie, ma mi sembra che non tutti possono vantare due giocatori in tutti i ruoli e con dei valori dei singoli importanti. C'è un tetto di giocatori per la Serie A, per far entrare Zeegelaar è dovuto uscire Pussetto, per far entrare Prodl è dovuto uscire un altro, siamo al limite a livello di rosa in Serie A, quindi fare certi ragionamenti è anche complicato. Chiaro che se pensiamo di portare a Udine giocatori da 20 milioni di stipendio lordo allora c'è qualcosa che non va, in un mercato così drogato non è possibile effettuare certe operazioni. Grazie alle scelte della società il progetto tecnico va avanti con uno stadio di proprietà, con una squadra in una posizione di classifica più che decorosa, ringrazio la gente per la risposta che ha dato. La campagna abbonamenti pensata dalla parte amministrativa, e faccio i complimenti al direttore Collavino, è stata un successo, lo stadio è bellissimo da vedere e alla fine della partita con l'Inter la scena è stata bellissima, perchè la squadra ha giocato bene e il pubblico ha risposto, applaudendo nonostante la sconfitta".
Ancora sulla rosa a disposizione di Gotti: "Stiamo formando uno zoccolo duro come si era formato in passato a Udine, in estate alla squadra non abbiamo chiesto voli pindarici, semplicemente di stare lontani dalle zone bollenti. Con il Milan abbiamo avuto subito una risposta, abbiamo avuto un picco di risultati che ci ha permesso di avvicinarci alle posizioni che vogliamo, si è sempre detto che quando la squadra ha un gioco e un'identità i risultati arrivano, stimoliamo dunque i ragazzi a continuare su questa strada. Barak non è stato sostituito perchè non c'era necessità di farlo, c'è Mandragora, che è stato messo da Gotti a fare un ruolo che non faceva da tempo, ma per mesi ha fatto la mezzala, ci sono Jajalo e Walace, due giocatori importanti che restano fuori ogni partita. Non sappiamo se potrà rientrare nel progetto Udinese dopo il prestito al Lecce, perchè quando è andato è andato via in grande polemica con la società. Durante gli allenamenti qua tutti i valori di Barak erano sotto lo standard, contro il Torino con il Lecce mi hanno telefonato parlandomi dei valori che ha riportato, erano tutti sopra le righe, questo a dimostrazione di come l'aspetto mentale sia importantissimo. Pensavo potesse disputare un tempo al massimo per come si stava allenando qui. Faccio i complimenti ai tanti giocatori di talento che ci sono e che stanno lavorando qui ad Udine, non faccio nomi per non dare dispiaceri a chi non nomino, ma vi assicuro che chi è qua sta lavorando duro”.
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