A tre giornate dal termine, l’Apu Old Wild West Udine è lì, in vetta alla classifica, con il destino nelle proprie mani. La vittoria di ieri sul difficile parquet di Cento, al termine di una battaglia vera, vale più dei due punti in classifica: vale la conferma di una squadra che non solo merita il primato, ma che ora vede davvero quel sogno chiamato Serie A1 come un traguardo possibile, concreto, imminente.
Il 69-72 finale racconta di una sfida combattuta, decisa solo all’ultimo possesso, in cui la squadra di coach Adriano Vertemati ha saputo soffrire, stringere i denti e uscire vincente con solidità, lucidità e spirito di squadra. È la vittoria del gruppo, della mentalità, della preparazione tattica. È la vittoria di una squadra che sa cosa vuole e non ha alcuna intenzione di mollare adesso.
Partita complicata, risposta da grande squadra L’inizio della sfida è di marca Cento, con i padroni di casa avanti nel primo quarto (20-13) grazie a maggiore intensità e precisione dalla lunetta. Ma Udine non trema. Nel secondo periodo cambia passo, alza il livello difensivo, accende l’attacco e con un parziale di 10-0 ribalta la partita. Le firme sono quelle di sempre: Mirza Alibegovic con una tripla pesante e una schiacciata in contropiede che accende l’Apu, poi Xavier Johnson, solido e presente, mette la testa avanti. Nel terzo quarto è battaglia vera. Cento resta aggrappata al match con le triple di Davis e Devoe, ma Udine risponde colpo su colpo. Anthony Hickey si prende la scena, mostrando ancora una volta di essere un giocatore di un’altra dimensione. A tratti immarcabile, preciso, elettrico. Accanto a lui, Johnson è dominante su entrambi i lati del campo, mentre Da Ros e Ikangi garantiscono equilibrio e sostanza. Il +4 del terzo periodo (52-48) è il preludio a un finale teso e spettacolare. Nell’ultimo quarto Hickey prende in mano l’attacco, segna canestri complicati e serve l’assist per la tripla pesante di Johnson. Cento, generosa, non molla, ma Udine è glaciale nei momenti decisivi: Johnson segna il +2 a meno di un minuto dalla fine, Caroti firma il +3 dalla lunetta, e nell’ultima azione la difesa bianconera è perfetta, non concede nemmeno il tiro del pareggio. È vittoria, è un passo fondamentale verso la promozione.
Ora lo scontro diretto che può valere una stagione. La classifica sorride all’Apu: +4 su Rimini, avversaria proprio nel prossimo turno in un Carnera che si preannuncia infuocato. Una vittoria domenica prossima significherebbe promozione aritmetica in Serie A1. Sì, Serie A1. Un traguardo che Udine insegue da quasi vent’anni, da quando finì l’epoca d’oro della Snaidero e il basket sembrava essere davvero sparito. Un traguardo che il presidente Alessandro Pedone ha costruito stagione dopo stagione, investendo, credendo, progettando. Un percorso di crescita che oggi può finalmente trovare la sua consacrazione.
Una città che si prepara all’abbraccio finale. Insomma è arrivato il momento che può cambiare la storia del basket udinese. È il momento che una città intera attende da anni. Per questo, domenica prossima, il Carnera dovrà essere pieno, caldo, partecipe come mai prima d’ora. Perché questi ragazzi, questo staff, questa società meritano di vivere questo sogno fino in fondo, con tutto il sostegno possibile. E se ci sarà davvero il tutto esaurito, se il palazzetto sarà un muro bianconero, allora tutto sarà davvero possibile.
Perché la promozione non è solo un risultato sportivo. È il frutto di un’identità, di una visione condivisa, di una passione che ha contagiato ogni angolo della città. E adesso, dopo un cammino esaltante, può diventare realtà.
Udine ha il destino nelle proprie mani. Il sogno è lì, a un passo.
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