Domenica, ore 18 al Palabam di Mantova la Dinamica Generale dell’esordiente Lamma, reduce dalla vittoria di Bergamo, ospita una GSA ferita dalla sconfitta al vernissage del Carnera dalla Effe di Boniciolli.

Mantova ricorda la più epica disfatta dell’A.P.U. nella scorsa stagione: reduci dalla sconfitta nel derby di Trieste, i friulani persero 10-31 il solo primo quarto mettendo, purtroppo, in chiaro che quella gara non si sarebbe mai disputata in maniera seria, quantomeno da parte bianconera. Bastarono un Daniels in versione splendor ed una buona gara di Amici, Corbett e Candussi a portare a casa una vittoria con diciotto punti di scarto, frutto di trenta successivi minuti di scrimmage amichevole.

Quella sera purtroppo capimmo che Allan Ray, il figlio del Bronx, il talento più puro visto a Udine dai tempi di Jerome Allen o Charlie Smith non si era calato nella realtà udinese, giocava con sopportazione e sufficienza e contro Mantova realizzò due punti. Qualche infortunio (Traini, capitan Vanuzzo) fece il resto.

È il passato. Oggi Mantova ed Udine sono squadre completamente diverse, costruite per divertire ancor di più il pubblico; uso il singolare a posta, data l’amicizia che lega quello udinese (a cominciare dal Settore D) ai ragazzi del Sota a chi Toca mantuani. Onore a loro.

Mantova ha salutato coach Martellossi, accasatosi a Ferrara, affidando al contempo la squadra all’ex playmaker ed allenatore alla prima esperienza Davide Lamma. Via Corbett (alla Poderosa Montegranaro) e Daniels, che sta provando l’esperienza turca con Yeşilgiresun; via Amici e Bryan alla Fortitudo Bologna, gli Stings hanno responsabilizzato ancor di più il frùt Candussi (21 punti a Bergamo), tesserando l’esperto Bobby Jones, il guineano equatoriale di formazione americana l’anno passato a Piacenza. Nuovo il giovanissimo Jared Brownridge, da Aurora (Illinois), alla prima esperienza fuori dall’università (Santa Clara University). Non selezionato nel recentissimo Draft NBA 2017, i 191 cm di Brownridge nella propria carriera universitaria sono sempre (o quasi) partiti titolari, totalizzando interessanti medie (circa 14 punti, corrispondenti al 40%) ma una tendenza difensiva non pari a quella offensiva. Contro Bergamo ha messo 23 pezzi, risultando assieme al dominicano orobico Gelvis Solano il top scorer della gara.

Ma Udine non è la Celana. In casa friulana si cercano conferme, soprattutto si vuole verificare la crescita di alcuni elementi non pervenuti venerdì passato contro i felsinei. In particolare ci vorrà più sostanza da Andy Benevelli, e Pinton dovrà accendere i retrorazzi al proprio tiro pesante, da dove la squadra in generale ha decisamente spadellato (3/20) nell’esordio interno.

Una gara difficile, ma ampiamente giocabile: l’inizio sarà decisivo, così come gli scontri diretti. Veideman e Nobile (che in settimana, dopo l’assenza al debutto, si è allenato con il gruppo) contro Gergati e Vencato; Raspino, KayDee e Pinton contro Jones, Brownridge e Moraschini; in particolare sono curioso di vedere Francesco Pellegrino e Cristoforo Mortellaro contro Candussi, dato che Costanzelli non appare in grande spolvero. Udine dovrà perciò violentare la propria indole, sacrificando un po’ dell’adorato gioco perimetrale per dare modo a Ciccio di entrare in partita con garra. Importante sarà anche l’apporto di Ferrari e del succitato Benevelli, fondamentali aiuti in difesa ma chiamati anche a contribuire ai giochi d’attacco.

Le poverissime medie dalla lunetta totalizzate al Carnera, inoltre, dovranno giocoforza migliorare. Il tiro libero è un esercizio tecnico puro, uomo contro anello, ed al netto della tensione nervosa la precisione dipende solo dall’allenamento. Ai miei (lontanissimi) tempi, tanti errori dalla lunetta coincidevano con serie di liberi nel tabellone di fuori, quello degli “scarsi”, e tanti di quei “suicidi” da tornarsene a casa strisciando. Chi Vi parla, ovviamente, ne sa ben più di qualcosa. Diciamo che ero “emotivo”...

Lascio in ultimo Ousmane Diop: non m’interessano le critiche sulla gestione del talento di Feletto da parte di coach Lino, ma quegli sprazzi di basket che mostra il ragazzone di Roufisque, provincia di Tavagnacco valgono spesso il desiderio di vederlo dentro più a lungo. Speriamo che la cautela del “non bruciamolo” non coincida, come talvolta accade, con l’“esplosione mai” di troppi talenti potenziali.

Come detto, palla a due al PalaBam alle 18 di domenica pomeriggio; Tuttoudinese sarà presente, e varerà la prima radiocronaca diretta in streaming a beneficio di coloro i quali non potranno godere di passione, competenza e pathos del “Fonta” e della sua diretta televisiva su UdineseTV. Speriamo solo di essere all’altezza dei ragazzi e della curva udinese: perché questa, di certo, ci sarà e si sentirà forte e chiara.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 08 ottobre 2017 alle 08:30
Autore: Franco Canciani
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