‘Se si potrà fare qualcosa per arricchire la rosa, si farà. Senza fretta né frenesia’, aveva sentenziato Davide Micalich alla consueta trasmissione del lunedì a BH TV.

Evidentemente qualcosa bolliva in pentola ed oggi l’A.P.U. ha potuto annunciare l’arrivo di un giocatore estremamente importante per la prosecuzione del campionato bianconero.

Quando mesi fa il capitano Riccardo Cortese era stato ‘sostituito’, se possiamo dire così, da Giulio Gazzotti la squadra di Ramagli aveva acquistato più solidità nel pitturato. Le mancate prestazioni di un timido Jerkovic, però, avevano creato una seria lacuna nella posizione di ala piccola. La scivolata che ha permesso a Giacchetti di segnare una tripla a fil di sirena che ha lanciato Forlì contr Udine, un paio di settimane fa, è stato solo lo sfortunato epilogo (ma lo pensiamo noi, niente altro) di un’avventura udinese mai sbocciata per il ragazzo di scuola Reyer.

Artūrs Strautiņš, lettone di Jurmaa ma italiano per formazione, è semplicemente l’inserimento di un giocatore di categoria superiore in una struttura già buona di suo. Schierabile come under, cosa che non guasta, il ventiduenne ha disputato l’ultima stagione e mezza in maglia Trieste; nell’annata passata è stato decisivo per le sorti giuliane, mettendo a referto 7 punti e 4 rimbalzi a gara; quest’anno invece, patendo anche un infortunio alla caviglia ad agosto, non è mai riuscito ad entrare a pieno titolo nelle rotazioni di Dalmasson. Da diverse settimane aveva manifestato alla dirigenza triestina la volontà di cambiare aria: dopo le sirene virtussine della scorsa estate, la passata settimana parevano Trento, Roma e Pistoia, in rigoroso ordine casuale, le meglio piazzate per acquisire il ragazzo; alla fine l’ha spuntata Udine, che come di consueto tratta a fari spenti e lontano dai riflettori.

Strautiņš può avere accettato di scendere di categoria, dove ha disputato un campionato all’Orceana due anni fa, solo in presenza di un buon progetto: ne siamo certi. Non ci è dato di sapere invece se Udine abbia sborsato un buyout a Trieste, e nel caso positivo se sia stato elevato come l’offerta di Roma.

Poco importa: l’OWW si assicura un prospetto certo, che ha esordito nella massima serie lettone a 14 anni, in Eurocup a neanche 17 e sin dall’inizio è stato indicato come uno dei giovani più promettenti della propria generazione.

I suoi 198 centimetri possono essere utili sicuramente da ala piccola, ma alla bisogna anche da guardia. Ottimo in difesa, Strautiņš è il classico prodotto della scuola baltica, fatta di talento ma soprattutto di concretezza e presenza attiva in campo. Con questo tassello Udine completa la fase esterna del proprio portafoglio giocatori; resto in attesa di veder sbocciare definitivamente chi, oltre a Gerald Beverly, è preposto a svitare lampadine. Il momento è adesso.

Benvenuto, Arturs: sono certo che ci divertiremo assieme.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 23 gennaio 2020 alle 12:10
Autore: Franco Canciani
vedi letture
Print