Tanti e colorati i tifosi dell'Italia presenti sugli spalti dello stadio Municipal di Tolosa per assistere alla vittoria degli Azzurri di Conte contro la Svezia di Ibra. Tra i tantissimi sostenitori italiani, in curva spicca anche un tricolore marchiato Udine. Un vessillo simbolo della presenza friulana e bianconera anche a sostegno della Nazionale. 

Non una semplice presenza ma un motivo preciso che merita di essere raccontato. La storia tra i ragazzi della Curva dell'Udinese e la Nazionale parte infatti da lontano. L'idea di seguire gli Azzurri è partita da Matteo Turrini, un ragazzo dei "Nord Kaos Udinese 1989", un gruppo ormai sciolto ma ancora sempre presente quando si tratta di tifare Udinese e soprattutto per gli Azzurri. "Non solo dei semplice gruppo di tifosi ma anche dei compagni veri nella vita" ci viene raccontato. Matteo, quando è iniziata la passione per la Nazionale, studiava a Padova. La passione per gli Azzurri partì proprio da Padova per poi raggiungere Verona Trieste e ovviamente anche Udine.

L'idea era quella di costruire un tifo a modello di quello inglese, raggruppando cioè più curve possibili al seguito della Nazionale, distinguendosi con un tricolore a nome della propria città di appartenenza. 

"All'inizio non ci credevamo molto perché le tre città erano tutte nostre rivali curve nemiche. Matteo fu il primo a spronarci nel cercare di lasciar stare il discorso curva Udinese con il seguito della Nazionale" ci racconta un membro di questo gruppo. 

Iniziarono così allora le prime trasferte al seguito dell'Italia. Poi nel 2003 accadde una tragedia: Matteo dopo un Friuli Doc muore in un incidente stradale con la sua Vespa prima di arrivare a Mortegliano. Al suo funerale successe qualcosa di incredibile che rafforzò ancora di più questa unione e questo legame. All'arrivo del feretro a Mortegliano ci fu una partecipazione incredibile di tricolori con tutte le sezioni per un ultimo grandissimo saluto. E' in questo giorno che i ragazzi della sezione di Udine presero la decisione di fare una pezza con il volto di Matteo con la promessa che fino che le forze li avrebbero retti, avrebbero portato per tutta Europa quel tricolore.

Sempre in trasferta, da Oslo a Cipro, accanto agli Azzurri, c'è sempre Matteo. Un gesto in ricordo di un grande tifoso e di un grande amico.

 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 17 giugno 2016 alle 20:59
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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