Il calcio italiano ha l’obbligo di trovare soluzioni efficaci ed intelligenti per evitare di cadere in un burrone giuridico che rischia di inghiottire le relative certezze di questi tempi già difficilissimi. Nel calderone dei problemi ci sono infatti anche le date del mercato. Su questo argomento la Fifa, all’inizio della tempesta, ha parlato di una finestra unica da luglio a fine gennaio. Qualcuno si è illuso che ci fossero le porte aperte ad un maxi mercato. Invece, poi, la correzione di Infantino e dei suoi collaboratori ha chiarito che le singole federazioni dovranno delimitare i tempi delle contrattazioni, per evitare pericolose sovrapposizioni con il campionato in corso.

In questi frangenti c’è il rischio che qualcuno approfitti di questa situazione di emergenza. Ecco perché tutti pongono attenzione alla stabilizzazione delle regole. Sarà importante che tutto avvenga in maniera rapida. Nella gamma dei problemi estemporanei c’è anche la questione delle clausole. Tutte sono fissate seguendo il naturale corso della stagione. Per cui molti calciatori possono liberarsi entro le prime 2 settimane di luglio (invece per gli allenatori la finestra è ai primi di giugno). Ma se si dovesse iniziare a giocare sarà possibile ugualmente rispettare quelle date? Sono tanti gli aspetti da chiarire anche perché la casistica è vastissima e c’è il rischio che i diritti di molti vengano prevaricati dalla furbizia dei soliti noti.

Sezione: Notizie / Data: Gio 30 aprile 2020 alle 11:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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