Il calcio sa regalare sogni. Anche a chi ha piedi nudi e carattere fumantino. “Ero un ragazzo ribelle, non ascoltavo neanche mio padre. Insopportabile”. Si racconta proprio così José Luis Gomez, 20 anni compiuti da poco e lacaliente hincha del Racing Avellaneda ai suoi piedi. E’ lui la rivelazione di questo Torneo Inicial versione 2013. Un ragazzino lanciato dal dt Merlo sulla fascia destra ancora 19enne, come una scommessa. Non l’ha mollata più neanche per una volta. E pensare che la sua è la storia di un ragazzino terribile. Perché José Luis neanche ascolta i genitori, caratterino che poi è diventato personalità. E si vede in campo. Quello in erba, ovvio direte. Ma non così scontato. La favola di Gomez infatti nasce nella terra, in un campo della sua Santiago del Estero che è un inno alla polvere. Rigorosamente a piedi scalzi, un maleducato del pallone cresce anche così. Tanta fatica, testa sempre alta e il bambino che diventa prima ragazzo, poi uomo. José Luis, quando lo nota e lo chiama la juvenil della squadra per cui è tifoso sfegatato – il Racing -, ormai è un altro. “Diciamo che ho iniziato a ascoltare i miei genitori, a tenere un comportamento diverso, a stare più attento a me stesso. E lì è cambiata la mia vita”, parole e musica di un talento che sta diventando grande. Perché il Racing lo ha lanciato senza timore, già 15 presenze in prima squadra, professione terzino di spinta.

“Sognando Daniel Alves – puntualizza José Luis – è il terzino a cui mi ispiro, ma anche dal mio compagno Pillud sto imparando tantissimo”. Segni particolari? Velocità, abilità nell’incursione, in crescita nell’uno contro uno. Il tutto condito da una tecnica di base ottima, migliorabile ancora nella fase difensiva. Ma niente paura, il ragazzo si farà. Intanto, si è preso il premio di miglior giovane scoperta del Racing nell’anno 2013, dedicato ovviamente alla famiglia. Sì, chiamatelo crack. “Sto vivendo un momento magico, realizzo tutto quello che fino a poco fa potevo solo sognare. A Santiago giocavo nella terra a piedi nudi, adesso invece qui mi coccolano tutti”, racconta Gomez. Come cambia la vita. Anche perché sa che ogni partita può essere quella giusta per realizzare il vero, grande sogno: sua Maestà, il Vecchio Continente. “Giocare in Europa sarebbe una cosa fantastica, lo desidero da sempre. Magari un giorno ci riuscirò”, ma senza urlarlo troppo forte. Perché il contratto con il Racing – la squadra del suo cuore – scade tra due anni e mezzo, con una clausola rescissoria che terrorizza il club all’idea di perdere il proprio gioiello. L’Europa ha già notato José Luis Gomez, eccome: l’Udinese se ne è innamorata, il Galatasaray pure; entrambe si sono mosse con il suo agente Alejandro De Micheli le inglesi sono in arrivo come avvoltoi. Non c’è tempo da perdere. Lo ha capito anche il Racing, alla disperata caccia di un rinnovo che ancora non c’è. “Devono alzare l’offerta, si sono già mosse alcune società”, l’avviso del procuratore rimbomba nelle orecchie dei tifosi de La Academia. José Luis pensa solo a giocare, crescere ancora, sognando l’Europa e Dani Alves. La strada è ancora lunga. Con la testa a posto e senza piedi nudi, si può fare.

Sezione: Notizie / Data: Dom 29 dicembre 2013 alle 13:40 / Fonte: gianlucadimarzio.com
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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