"La squadra aveva problemi di conoscenze, visti anche i tanti nuovi. Ma lo spirito per il nostro modo di vedere calcio è quello giusto, i ragazzi hanno qualcosa di diverso da un mese a questa parte. Poi è chiaro che in Italia sono i risultati a decidere il destino degli allenatori". Così Luigi Delneri a Sky dopo il successo della sua Udinese sull'Atalanta. "Il ritiro? Va bene quando sono fatti nella misura corretta. Ripeto: è importante anche la conoscenza singola del giocatore. Ci sono tante culture calcistiche diverse e c'è bisogno di assemblare tutto. Fondamentale che i ragazzi si conoscano, speriamo di continuare ad andare avanti".

Fofana sta passando un momento difficile?
"Arriva da un infortunio che l'ha tenuto fermo 5-6 mesi, ma io so la sua forza e non dimentico quello che ha fatto. Ha tutto il mio appoggio, è in questi momenti che si diventa forti. Lui mi dimostra sempre di voler migliorare e noi dobbiam capire che in questo momento non è quello dello scorso anno".

Su Barak cosa si può dire?
"Ha qualità importanti, è un nazionale. Ha forza e sta acquisendo anche qualità tattiche. Abbiamo giocatori che non si vedono, come Behrami, ma che portano qualcosa di diverso come la personalità. Anche Hallfredsson. Oggi abbiamo mandato in campo anche un '98 e forse la svolta è stata questa: cambiare tanti uomini rispetto a mercoledì. Magari questo ci risulterà utile a lunga gittata. Va detto che oggi, per esempio, non avevamo nessun italiano in campo. Ci adattiamo, è la filosofia della società. Ci vuole del tempo, ma sono molto contento".

Sezione: Notizie / Data: Dom 29 ottobre 2017 alle 17:35
Autore: Redazione TuttoUdinese
vedi letture
Print