Farebbe bene a chiedere di giocare sempre in trasferta, il Sassuolo. La recita incolore offerta contro l’Udinese basta e avanza per interrogarsi sull’incapacità di volgere a proprio favore i confronti casalinghi, col dubbio fondato che siano più i demeriti degli emiliani che non la bravura dell’Udinese, che pure sforna la prestazione più solida e concreta della stagione, difendendo con i denti il prezioso vantaggio maturato poco dopo la mezzora. Una fiammata di Barak è sufficiente per rimuovere lo zero alla voce punti in trasferta, con Del Neri che rinsalda la panchina e scaccia via le voci di un possibile esonero.

YES, WE CAN. Il merito dei friulani è di cogliere l’attimo e sfruttare una delle rarissime palle gol avute a disposizione in tutta la gara. Certo la concretezza non è il pezzo forte del Sassuolo (5 reti in 9 gare fotografano al meglio il concetto) e lo sterile predominio territoriale non sortisce alcun effetto. Del Neri è bravo a rimodellare una squadra che fatica a reggere il confronto nel primo scorcio di gara, spostando Behrami davanti la difesa e lasciando a Barak la libertà di inserirsi ad ogni occasione. E quella giusta cade al 32’, con Lasagna abile a scappare via sulla sinistra e Perica scaltro a mandare fuori tempo l’intera difesa emiliana, impreziosendo il tutto con un intelligente invito di tacco per Barak che ha pure il tempo di aggiustarsi il pallone prima di scaraventarlo col mancino alle spalle di Consigli. Il Sassuolo al solito paga una manovra lenta e prevedibile, con Berardi che si muove senza produrre benefici e Falcinelli imbrigliato a dovere nella morsa di Danilo e Samir. Proprio Berardi per primo prova a rialzare la testa finalizzando col mancino un invito di Sensi dalla bandierina, ma Bizzarri si fa trovare pronto.

CI PROVA MISSIROLI. Il meglio i neroverdi lo lasciano intravedere in avvio di secondo tempo, quando provano a forzare il ritmo costringendo l’Udinese ad abbassare pericolosamente il baricentro. Ne vien fuori una pressione costante ma senza particolari occasioni da rete, se si eccettua un colpo di testa di Falcinelli e una conclusione da fuori di Missiroli che non si abbassa a sufficienza. L’ingresso di Matri non si rivela risolutore, anche se da una punizione conquistata al limite dall’esperto attaccante scaturisce la palla gol più nitida, con Bizzarri che si esalta sul mancino di Politano. Maxi Lopez e Larsen sfiorano il raddoppio nel finale quando il Sassuolo dimostra di non essere più in grado di rispondere, tanto che gli ospiti non devono penare nemmeno più di tanto per confezionare il terzo successo stagionale, che vale anche il controsorpasso ai danni degli emiliani. Che al Mapei Stadium dimostrano di non sentirsi proprio a loro agio: due punti in cinque gare, appena una rete segnata (quella di Politano contro la Juventus). Il tutto alla vigilia di una settimana durissima che metterà i ragazzi di Bucchi di fronte a Napoli e Milan. Non proprio il momento migliore per scegliere di regalare un successo a una diretta rivale come l’Udinese

Sezione: Notizie / Data: Gio 26 ottobre 2017 alle 12:30
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
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