L'ex allenatore dell'Udinese Stefano Colantuono ha parlato ai microfoni di Radio ReteSport

Riguardo l’Udinese: c’è stata poca chiarezza verso i tifosi in questi ultimi anni da parte della dirigenza anche guardando i pochi investimenti fatti sul mercato?

"Non mi sento di esprimere un giudizio, ho ancora un contratto con l’Udinese. E’ chiaro che negli ultimi anni i campionati a Udine sono stati questi. Dall’ultimo anno di Guidolin, che ha fatto grandissime cose, si cominciava a palesare una sorta di ricambio perché poi i campionati sono sempre stati quelli. Le medie degli ultimi cinque allenatori sono state molto simili. E’ difficile che cinque allenatori si siano scordati il mestiere. C’è stato un cambio generazionale, l’Udinese deve competere per altri obiettivi adesso, è una squadra che deve salvarsi. E’ chiaro che poi sugli investimenti le cose sono diverse: al Watford i ricavi sono altri ad esempio e possono permettersi certi acquisti ma in italia la politica è sempre stata diversa. Ci sono stati comunque giocatori importanti e poi avevano un calciatore molto importante come Totò Di Natale che ogni anno, quando aprivi la saracinesca, ti dava 20 gol assicurati. Era un bel partire con Totò, gli scenari sono cambiati e bisogna farsene una ragione".

Ha vissuto l’ultima stagione di un grandissimo campione come Di Natale, qui viviamo l’ultima stagione di Totti: come ha gestito la parte finale della sua carriera?

"Il mio grande rammarico è questo, non averlo avuto a disposizione negli altri anni. Lo scorso anno ha avuto problemi che riguardavano la sua sfera personale, aveva un po’ staccato la spina, era indeciso se continuare o smettere. L’ho esortato a continuare perché avevo bisogno di lui ma aveva un po’ concluso. Ma se guardiamo solo l’anno prima, già in una fase in cui voleva smettere, aveva fatto 14 gol ed è un bel bottino. L’anno ancora prima anche 17. Lo scorso anno aveva staccato un po’ la spina e ha fatto solo un gol ma rimane un fuoriclasse. E’ per questo che il mio rammarico è ancora più grande perché poi lo vedi in allenamento fare cose incredibili, a mente sgombra. E’ come Totti, giocatori che conti sulle dita di una mano. Anche se ha fatto solo un gol poi il suo impiego è stato decisivo, ci ha fatto vincere delle gare con una sua giocata o una sua intuizione ma non era chiaramente il Di Natale che conoscevamo. Nonostante lo scorso anno tutto l’Udinese nel girone di andata ha girato a 24 punti, a metà classifica, quindi non ha fatto così male".

Sezione: Notizie / Data: Mer 05 ottobre 2016 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoUdinese
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