La rabbia dei tifosi era nell’aria già dopo le recenti sconfitte e prove incolori della squadra, ieri notte 8 aprile all’aeroporto di Elmas è scoppiata una violenta contestazione da parte di un gruppo di una sessantina di ultras del Cagliari nei confronti dei giocatori e dell’allenatore al loro ritorno da Verona, dove hanno subito un’altra debacle. C’è stato anche qualche contrasto fisico, solo di lieve entità, con l’allenatore Lopez e con il terzo portiere Crosta.

Quando la squadra, poco dopo la mezzanotte, è comparsa dalle porte automatiche del settore arrivi al piano terra sono volate parole grosse e insulti da parte dei tifosi, con la richiesta tassativa di maggiore impegno e di onorare la maglia e il nome del Cagliari. Una ventina minuti di tensione e di confronto diretto con i giocatori nel parcheggio dei taxi, con qualche eccesso di troppo da parte dei più scalmanati.

Un tifoso ha anche afferrato Lopez per la giacca e lo ha strattonato, Gli agenti della polizia aeroportuale hanno avuto il loro bel daffare per evitare che la situazione degenerasse. “Dove sputare sangue per la maglia rossoblu”, hanno urlato gli ultra ai calciatori rossoblu, “noi ci sveniamo per seguirvi nelle partite e voi ci ripagate con queste prestazioni indecorose”.

Fra i più bersagliati il capitan Dessena, lo stesso Lopez e il direttore sportivo Rossi. La contestazione si è conclusa quando nell’area parcheggi i giocatori, dopo un nuovo accenno di rabbia, i giocatori sono potuti andar via e tornare a casa. In mattinata gli agenti della Digos hanno visionato le immagini della videosorveglianza e avrebbero già identificato una ventina dei contestatori

Sezione: L'Avversario / Data: Lun 09 aprile 2018 alle 17:00
Autore: Jessy Specogna
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