I ramarri cominciano bene questa stagione: il mese di settembre restituisce molto ottimismo senza tuttavia mancare di evidenziare alcuni primi limiti su cui Di Carlo e la squadra intera dovranno lavorare per migliorare ancora.

Il filotto di quattro risultati utili consecutivi che aveva portato il Pordenone ad essere la prima capolista solitaria della stagione ha evidenziato come la squadra costruita dai Lovisa per quest’anno sia di alto livello e abbia tutte le carte in regola per lottare per il primo posto. L’unico gol-beffa subito dallo juventino Cudrig poteva quasi illudere che nulla se non errori arbitrali potessero rallentare la corsa dei ramarri.

La sconfitta nel primo vero big match contro il Padova e il successivo pareggio contro il Renate restituiscono invece impressioni diverse, che tuttavia non fanno altro se non ricordare i limiti di questa formazione già emersi in maniera embrionale nelle prime giornate. Il grandissimo equilibrio del campionato di Serie C, a cui si associa la sua bellezza, impone infatti a qualsiasi squadra di essere cattiva e spregiudicata sottoporta, mentre il Pordenone, pur dominando spesso sul piano del possesso, si è più volte trovato a sprecare occasioni per arrotondare ulteriormente il risultato.

Il rallentamento degli ultimi due match è inoltre dovuto a qualche assenza di troppo, che dimostra come, al netto di una formazione titolare eccezionale, più di qualcuno tra i panchinari non sia invece del tutto pronto. Limiti su cui Di Carlo dovrà lavorare per rimanere nel gruppo di testa e tentare subito una difficilissima risalita in B: il campionato è ancora lungo ma una volta di più si dimostra equilibrato ed avvincente, dunque per spuntarla ci sarà bisogno del massimo impegno di tutti.

Sezione: Focus / Data: Lun 03 ottobre 2022 alle 08:00
Autore: Alessandro Poli
vedi letture
Print