È sera, Natale sta volgendo al termine, ma non i festeggiamenti, ancora in corso in molte zone d'Italia e che continueranno nei giorni successivi. Tempo di regali anche. L'Udinese ce ne ha già fatto uno grande. Si è ripresa dopo la brutta direzione presa sotto la gestione Delneri, ridando credibilità a un Oddo arrivato in punta di piedi dopo la retrocessione del Pescara e che ora ha stravolto la squadra a livello mentale. Questa è una grande Udinese, dove le individualità migliori si esaltano. Un esempio lampante sono Barak, Jankto e Lasagna. Kuba era indisponente e poco efficace, oltre che eccessivamente attratto da altri club. Ora sembra un altro. Sempre tra i migliori in campo, è tornato al gol ed è micidiale in fase d'inserimento. Lasagna è stato messo nel suo ruolo e, con una squadra dietro che funziona bene (e che ha incredibilmente ancora margini di miglioramento), ha iniziato a segnare a ripetizione, quattro gol in quattro partite, tutti pesanti. KL15 ha sueprato già il suo bottino di gol in A dell'annata di Carpi. La doppia cifra ora non sembra impossibile e chissà che in Nazionale, in un momento in cui gli unici attaccanti a segnare a ripetizione sono Immobile e Zaza, non possa in futuro dare una mano. Facciamolo però crescere con calma, senza andare nel pallone se dovesse avere un periodo di digiuno.

Barak poi è uno spettacolo per gli occhi. In 22 anni di calcio, non credo di aver mai visto (ad Udine) un mix del genere. Un centrocampista potente fisicamente, abile tecnicamente e imprendibile in velocità. Di solito i giocatori all'Udinese restano tre anni per maturare. Dovesse succedere anche per Antoni, sarebbe già un regalo enorme, perchè a 23 anni sembra già un veterano per come si muove. Con il Verona una prestazione, se possibile, ancora più importante rispetto alle precedenti. In contropiede i veneti non lo hanno mai preso e con le sue lunghe leve in area è riuscito a muoversi quasi come fosse un centroavanti (probabilmente non è un caso se è il capocannoniere della squadra insieme a Lasagna).

Visto che siamo in vena di regali, per la letterina a Babbo Natale, che però per noi passerà l'anno prossimo (perchè il mercato parte a gennaio e perchè in questo 2017 c'è ancora una partita da giocare), vorrei mettere due richieste. Una possibile e una impossibile. La prima: se Oddo dovesse continuare a macinare risultati e bel gioco, gli sia fatto un contratto più lungo. Magari non subito, però se a gennaio dovessimo essere già vicino alla quota salvezza (cosa non impossibile, ci sono tre match contro avversari diretti e la prima big è il Milan in casa, non è impossibile fare il risultato), non dico un quinquennale guidoliniano, ma un bel triennale sarebbe un segnale importante, un primo mattone per il nuovo progetto. Il secondo: riguarda il mercato. Non è un difensore, lì deciderà la società su che profilo puntare. Qualcuno arriverà, lo ha ammesso lo stesso Oddo, per questioni numeriche. Trovare però un centrale di sicuro affidamento non è semplice, sono rari i colpi alla Nuytinck. Piuttoso, visto che si parla di cercare una punta, Lapadula sarebbe già un bel innesto, ma il mio sogno proibito resta Kostas Mitroglu. Potente, veloce, in ogni posto in cui ha avuto fiducia ha segnato a grappoli. Impossibile un suo innesto, un paio di anni fa si parlò di un interessamento dell'Udinese, ma il greco ha altri ingaggi e ambisce ad altri palcoscenici. Però, se potessi ricevere un regalo a sorpresa, questo mi farebbe esplodere.

Detto questo, Buon Natale a tutti i tifosi bianconeri. Con un promemoria: come ha detto Oddo, gioiamo, ma restiamo con i piedi per terra e continuiamo a lavorare. O, come direbbe qualcun altro: "Stin calmuts". Mandi a duch cuanch.

Sezione: Focus / Data: Lun 25 dicembre 2017 alle 21:30
Autore: Davide Marchiol
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