Care lettrici, cari lettori di TuttoUdinese.it, innanzitutto approfitto di questo spazio introduttivo per augurarvi un 2020 felice e ricco di successi (sia bianconeri che non, sia chiaro). Qui di seguito troverete, senza ulteriori indugi, la presentazione del primo match del nuovo anno targato Apu Old Wild West, avversario di turno l'Urania Milano.

Per prima cosa parliamo di Apu. Chiamarlo "effetto Gazzotti" sembrerebbe essere ancora affrettato, tuttavia, dall'arrivo del nuovo innesto la squadra di coach Ramagli non ha ancora incassato una sconfitta. Parliamo di quattro vittorie consecutive, l'ultima delle quali contro Verona, in un match rocambolesco, incominciato con un pesante handicap ma concluso con quello stretto margine di due punti autografato da una delle sempre spettacolari iniziative di Andrea Amato. Parliamo del miglior periodo di forma vissuto dai bianconeri quest'anno (Supercoppa a parte) e un tale rendimento dipende, prevalentemente, da una attitudine difensiva che, nelle ultime tre gare, sembra essere nettamente migliorata. Fino alla gara con San Severo, vinta per 80-83, Udine ha subìto una media di 78,75 punti per partita. Negli ultimi tre incontri sono stati concessi 63 punti a Orzinuovi, 61 a Roseto e 68 a Verona. Nelle due sfide terminate punto a punto, inoltre, l'Apu ha dimostrato una tenuta mentale che a inizio anno in altre circostanze simili era mancata. Che sia tutto merito di Gazzotti? Ovviamente no, nel basket, come in ogni altro sport di squadra, la prestazione del singolo dipende tremendamente dalla prestazione del collettivo, specialmente in questo caso visto che non stiamo trattando di un top-shooter o di un giocatore atleticamente straordinario. Gazzotti, in ogni caso, è un atleta che sa tenere molto bene il campo e che sta aiutando questa squadra delle cosiddette "piccole cose", nei dettagli quasi invisibili della gara. Questo, forse, mancava a Ricky Cortese, questo, forse, sembra avere in più Gazzotti, sebbene stiamo trattando di due giocatori completamente diversi, in due ruoli pure diversi. L'Apu nel frattempo continua a vincere e, al momento, occupa la terza posizione in classifica, alla pari con Forlì, squadra che, presumibilmente, sta attendendo la propria chance per vendicare l'81-69 subìto al Carnera.

Al Carnera ci arriva Milano, prima squadra della zona Purgatorio (quella che va dalla nona all'undicesima) ma a una sola vittoria da quella valida per i playoff. Tra le neopromosse è quella che si sta comportando meglio e i motivi principali sono l'esperienza del gruppo italiano e Nik Raivio, miglior realizzatore dell'Urania e primo per valutazione in tutta la A2. All'andata ne fece 24, in un match che, a meno di due minuti dalla sirena, i padroni di casa stavano conducendo. Al suo fianco giocano Sabatini, giocatore dal particolarissimo fiuto per i recuperi e secondo assistman del girone, Montano, secondo miglior realizzatore di squadra con 13 punti di media, Reggie Lynch, miglior stoppatore del girone e l'ex di turno Benevelli, del quale già conosciamo vita, morte e miracoli (cfr. Ravenna, canestro dell'80-79). Nelle ultime cinque partite Milano ha avuto il tempo di inanellare tre vittorie consecutive, salvo poi perderne le ultime due contro Caserta e San Severo, in un doppio match tra neopromosse. La missione dei biancorossi, visti questi numeri, sarà quella di interrompere il proprio filotto negativo e, di conseguenza, pure quello positivo dell'Apu per riprendere la corsa verso i playoff. Diametralmente opposta quella dei bianconeri, consapevoli di trovarsi in una posizione di classifica molto positiva ma insidiata da quattro immediate inseguitrici. C'è poi un 2020 al Carnera da inaugurare e, chiaramente, non c'è miglior risultato del miglior risultato possibile.

Sezione: Focus / Data: Sab 04 gennaio 2020 alle 14:40
Autore: Francesco Paissan
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