Capitan Alessandro Calori, ospite alla presentazione del libro  “Una crescita parallela: il Friuli dopo il terremoto del 1976 e l’Udinese Calcio” di Imara Bertossi, ha così scambiato due battute ai microfoni dei giornalisti presenti.

"Ho vissuto questa mia avventura all'Udinese con la passione di un friulano. Portare i colori di questa maglia e la fascia di capitano in giro per l'Italia per me è stato qualcosa di fantastico. Il calcio ha il potere di legare le persone e così ha fatto con me con i friulani. Perché il calcio è emozione, passione per la gente. Portare questa squadra ai vertici è stato qualcosa di unico che mi porterò per sempre dentro. Non fu merito comunque solo della squadra ma anche di tutta la gente, dei tifosi che vivevano queste splendide emozioni. 

I miei obiettivi per il futuro? Faccio il mister ma al momento ora sono fermo. Aspetto un'occasione importante per ricominciare. La voglia è tanta ma vediamo. Il mister è un ruolo importante perché devi essere una guida, un riferimento per la squadra. Devi saper far crescere i tuoi giocatori. Per essere allenatori veri però non basta esserlo in campo ma bisogna prima essere uomini veri fuori".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 23 novembre 2016 alle 08:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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