Dopo 118 partite in canotta gialloblù, si separano le strade di UEB Gesteco Cividale e Giacomo Dell’Agnello. Capitalizzando quanto di buono ha fatto vedere nelle ultime stagioni, il classe 1994 ha firmato un biennale con Avellino ed è stato ufficializzato come nuovo giocatore del club campano. Com’è normale che sia nello sport, a Cividale si è chiuso un ciclo ma per la Marea Gialla e l’intero ambiente quello del 77 non è un addio qualunque.

Partiamo dai numeri. 1262 punti, 677 rimbalzi e 308 assist in un totale di 3079 minuti con le Eagles. L’apporto del livornese non è in discussione, come testimoniano gli 11.9 punti e 6.3 rimbalzi di media nel corso dell’ultima stagione regolare. Giunto in Friuli dopo la lunga gavetta in Serie B, l’ala va considerata uno dei capolavori cestistici forgiati da coach Pillastrini. Grande è infatti il merito del tecnico nel percorso di crescita del giocatore, passato dall’essere un elemento tanto roccioso quanto grezzo a un profilo del tutto duttile, in grado di coniugare la consueta forza a rimbalzo a un’accresciuta intelligenza tattica e qualità nella metà di campo avversaria.

Al netto dei pregi tecnici, ciò che il Pirata ha portato dalle parti di via Perusini è ben di più. In un PalaGesteco abituato ad abbracciare i propri beniamini e a farli sentire a casa cantando il loro nome, Dell’Agnello è colui il quale ha saputo più di tutti diventare parte integrante dell’atmosfera. Il suo carisma, tanto scomodo per avversari e tifoserie ospiti quanto apprezzato da quella di casa, è stato più volte il fattore scatenante di quello che può essere definito “effetto PalaGesteco”. Per una squadra che ha da sempre fatto della spinta del proprio pubblico una delle armi determinanti nell’economia del suo rendimento, nessuno più di Jack ha saputo aizzare l’ambiente a suon di giocate e gesti. Ora, il sogno di fare il grande salto non è mai stato un segreto e la scelta di cambiare aria è di certo dovuta all’ambizione di un giocatore che toccata la soglia dei 30 sente vicina l’ultima chiamata verso il piano superiore: d’altra parte, il livello di gioco espresso nell’ultima stagione permette ragionamenti di questo tipo e da qui la decisione di sposare il progetto Avellino. In quel di Cividale invece mancherà a lungo l’urlo di quel 77 che, da buon “capo dei pirati”, cambia ora vascello ma resterà per sempre legato a quella ciurma che l’ha reso grande e imparato ad amare.

Sezione: Basket / Data: Lun 16 giugno 2025 alle 17:43
Autore: Alessandro Di Lenarda
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