Udinese, ieri nella pioggia e nel fango hai lottato e hai strappato la prima vittoria. Non ti sei arresa ad un avversario più forte e decorato, non hai gettato le armi, hai seguito con vigore e determinazione il tuo comandante ed hai vinto. 
Però ieri hai vinto solo una battaglia ora vai e vinci la guerra. La gloria eterna è lì ad un passo, allunga la mano e prendila. Guai a non crederci. Non tremare davanti al nemico. La paura è dei vinti, noi dobbiamo essere i vincitori. Non preoccuparti, sul campo di battaglia non sarai sola, i tuoi uomini saranno con te, e ti proteggeranno il fianco dalla affilatissima e temutissima spada viola.

Popolo bianconero, alza il tuo vessillo, riversati a Firenze, conquistala, così che al Franchi, urlerai le cantilene della vittoria, che saranno tramandate da padre in figlio, da figlio in nipote e così via per tutta la tua storia. 
Osa, combatti e vinci. Trasforma un'annata avversa nel tuo anno più luminoso. È passato troppo tempo, quasi un secolo, da quando hai assaporato quel trofeo, mai l'hai alzato, mai l'hai fatto tuo. Contro tutto e contro tutti. Dimostra il tuo valore a chi non crede in te, a chi gode delle tue sconfitte e delle tue disgrazie e a tutti quelli che non ti vogliono seduta con loro al banchetto dei vincitori.
È giunta l'ora, l'ora dell'appuntamento con la storia.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 05 febbraio 2014 alle 08:00
Autore: Stefano Pontoni
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