Come di consueto, il tecnico Andrea Stramaccioni ha risposto alle domande dei giornalisti nella sala stampa dello Stadio Friuli alla vigilia della sfida contro il Genoa. Ecco le sue parole.

Danilo ha detto che l'Udinese non è appagata. Condivide questo messaggio?
"Questo è quello che ci diciamo ogni giorno in spogliatoio. E' una settimana importante con tre partite ravvicinate, con insidie diverse. Quella di domani sarà importante per noi perché può confermare quanto di buono fatto nelle ultime gare contro un avversario che lotta dichiaratamente per l'Europa, e anche perché è una squadra spiccatamente offensiva che ha messo in difficoltà in casa tutte le grandi squadre"

All'andata c'era maggiore gap tra Udinese e Genoa. Gara comunque ad alto rischio?
"Penso che il gap possa essersi ridotto, ma aspetto il campo prima di dirlo. Se faremo ciò che stiamo provando in settimana, possiamo mettere in difficoltà il Genoa. Io credo che il 3-4-3 del Genoa con quegli interpreti davanti e con la forza negli esterni, anche di Bergdich di cui si parla poco, può mettere in difficoltà chiunque"

Come intende affrontare la partita?
"Ieri è stato il primo allenamento con tutti a disposizione, con il rientro di Piris, ultimo in ordine cronologico. Abbiamo fatto un allenamento di squadra. Oggi mi chiarirò in maniera definitiva le idee. A parte Evangelista ai box e Domizzi che sta rientrando, ho ampie scelte e deciderò i migliori 11 per mettere in difficoltà il Genoa"

Quali sono i pericoli del Genoa?
"Il Genoa ha questo modo di giocare unico in serie A. Loro costruiscono con i difensori centrali molto aperti, mettendo tre giocatori sulla stessa fascia. Questo può metterti in difficoltà, perché sono delle caratteristiche uniche. Hanno grande aggressività che dovremo limitare, anzi, saremo noi a dover loro togliere il respiro. Noi andremo in campo con la nostra identità, ma rispettosi del loro modo di giocare"

L'Udinese alterna spesso due moduli?
"Io credo che il calcio moderno vada in una direzione ben precisa. Juventus e Fiorentina alternano tranquillamente due moduli di gioco. Questa è l'evoluzione del calcio moderno. Saper interpretare due schemi di gioco con gli stessi uomini è solo un vantaggio; l'importante è l'identità, che non deve essere mutata dall'interpretazione di un determinato modulo di gioco, a seconda anche ovviamente dell'avversario che hai di fronte"

Edenilson lo tenete sotto osservazione?
"Edenilson sta facendo una grande stagione. La scelta di mandarlo in prestito è stata molto intelligente, perché così sia lui che Widmer hanno potuto fare un campionato di alto livello. Tenerli entrambi avrebbe significato sacrificarne uno dei due, in un campionato senza competizioni europee. Con Gasperini ha mostrato grande duttilità e credo sia un giocatore in grande crescita, pronto a tornare qui a fine campionato"

L'assetto del secondo tempo dell'andata può essere un punto di partenza?
"All'andata siamo stati condizionati dal gol trovato subito. Nel primo tempo abbiamo sofferto tantissimo, poi nel secondo con l'assetto cambiato abbiamo messo in difficoltà il Genoa, che ha trovato due gol con noi scoperti. Ora siamo molto più maturi rispetto al girone d'andata. Senza i due leader difensivi, Danilo e Domizzi, chi andrà in campo domani vorrà sicuramente dimostrare quanto è cresciuto"

Poi spazio alle domande dei tifosi.
Sono un estimatore del 3-3-1-3 di Bielsa. Ne prende spunto?
"Non credo possano esserci troppe similitudini. Bielsa è un maestro e prevede attaccanti esterni velocissimi, le ali che non ci sono, tranne qualche giovane, nella nostra rosa. Qualche volta ci siamo avvicinati a questo modulo, ma con interpretazione ben diversa"

Come ha ritrovato la squadra dopo la sosta per le nazionali?
"Da un punto di vista fisico il più a rischio era Piris, ma credo che il CT del Paraguay abbia rispettato la nostra situazione. E' l'ultimo a essere rientrato ma credo che potrà essere a disposizione. Voglio parlare di chi è rimasto qui e che ha avuto l'occasione di crescere allenandosi con continuità"

Senza Danilo la difesa subirà modifiche tattiche?
"I quattro centrali a disposizione si faranno trovare pronti, a seconda di chi verrà chiamato in causa. Sarà per loro un'occasione per fare un salto di qualità. Wague, Piris, Heurtaux e Bubnjic: chi verrà chiamato in causa, avrà un compito importante, perché non puoi tornare da Genova con dei punti senza fare una prestazione difensiva perfetta"

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 03 aprile 2015 alle 13:30 / Fonte: udinese.it
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
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