La sconfitta al Friuli contro il Carpi ha sentenziato la fine di questa maledetta stagione. Mai come quest'anno l'Udinese ha rischiato di finire in Serie B. Un rendimento mai all'altezza e per un'annata deludente sotto tutti i punti di vista. Alla fine solo 39 punti, che valgono sì la salvezza ma anche il quart'ultimo posto in classifica. In mezzo tanti protagonisti di un'annata iniziata con i gravi errori commessi in sede di costruzione della squadra, proseguita con le difficoltà della gestione Colantuono (c'è una pagella anche per lui), proseguita e conclusa sotto il governo De Canio che ha cercato di salvare il salvabile. Di positivo una tifoseria e una gente, quella friulana, che ha dimostrato tutto il suo valore e che meriterebbe una medaglia d'oro all'onore. Non è stato facile stilare questa ‘apocrifa’ pagella di fine stagione ma noi della redazione di Tuttoudinese.it ci abbiamo provato.

SOCIETA’ 0+ Se le cose non sono andate bene è perché ai piani alti quest’anno non è funzionato nulla. L’estate scorsa l’attenzione è stata tutta sul Watford in Premier e sui piani di marketing pensando che le neopromesse le avessero perse tutte, invece siamo andati ad un pelo dalla B. Squadra costruita con tanto pressapochismo, pensando che gli errori degli anni scorsi si aggiustassero da soli.  Non stiamo a parlare della gestione della stagione. Colantuono, sfiduciato in tv dal paròn, è rimasto a fare danni a lungo e andava cacciato prima. Alla fine si sono dati la colpa gli uni con gli altri Sapendo che i Pozzo non sono gli ultimi arrivati, e che sanno bene quello che fanno, si confida che possano aver drizzato di nuovo le antenne. Ps. Il più perché lo stadio è un gioiello e perché hanno sempre pagato i giocatori anche quando non se lo meritavano.

 

 

COLANTUONO 3 Praticamente non ne ha azzeccata una. Non si è reso conto nemmeno di dove fosse, mettendosi perfino contro i tifosi. Le barriere al Bruseschi una pazzia e anche in campo non ha mai saputo cosa fare. Arrogante e indisponente, non ci mancherà.

 

 

SQUADRA 4 In una stagione del genere si salvano in pochi. 19 sconfitte, la peggior squadra di tutto il ritorno con soli 15 punti fatti. Salvi più per demerito altrui che per merito proprio, dato che l’Udinese ha lasciato punti contro tutte quelle dietro, 2 volte sconfitta meritatamente dal Carpi e una dal Frosinone. Una stagione storta ci sta ma non una squadra che non ha voglia e motivazioni di giocare. Stiamo parlando di professionisti puntualmente stipendiati, vedere partite come il 5 a 1 contro il Torino è inaccettabile e magari fosse stata solo questa la sconfitta imbarazzante. Giocatori che non si sono dimostrati all’altezza e che hanno tradito i propri tifosi, non c’è altro da dire.

 

 

DE CANIO 6/7 Ha salvato la squadra. Arrivato in una situazione disastrosa è riuscito a fare quei punti che servivano per restare in A. Voleva ridare l'Udinese ai friulani, in parte ci è riuscito tornando a riavvicinare i tifosi alla squadra togliendo quelle barriere inutili del suo predecessore. Peccato per alcune sconfitte che lasciano l'amaro in bocca, come quelle contro Samp, Torino e Carpi. Le colpe però di una classifica finale così non possono essere sue. 

 

 

STADIO 8 Lasciamo stare il fatto che lo volevano chiamare Dacia Arena. Il nuovo Friuli è un gioiello. Bello, accogliente e all'avanguardia. In Italia un impianto così è un privilegio che fa invidia a tutti. Ora, dopo un debutto amaro, deve diventare teatro di grandi successi.

 

 

DOMIZZI E PASQUALE 9 Due bandiere, due veterani che lasciano dopo tante battaglie. Un addio da vincenti per tutto quello che hanno saputo dare a questa squadra. Due così, sempre presenti e disposti a tutto per il bianconero friulano, non sarà facile rimpiazzarli.

 

 

DI NATALE 10 Un voto degno del suo numero di maglia che ha portato sulle spalle per 12 stagioni. Un dieci che non va alla stagione, nervosa, sofferta e tormentata, ma al grande campione che è stato anche se i suoi assist contro il Verona risultano essere decisivi. Sbattuto fuori fino alla fine, contro il Carpi entra e fa emozionare tutti. 20 minuti e l'ultimo gol della sua carriera in bianconero. Basta così per far piangere tutti coloro che lo hanno amato. Totò è stato e sarà il più grande. Ci mancherà molto. 

 

TIFOSI VOTO 10 E LODE Un autentico spettacolo. Mai come quest'anno i tifosi bianconeri hanno dato prova del loro grande attaccamento a questa maglia e a tutto ciò che rappresenta. Gli va dato il merito di aver aiutato la squadra sia al Friuli, trasformato in un bolgia, che in trasferta. Cori, coreografie, atmosfere da brividi e quell'abbraccio a Totò Di Natale che ci ha fatto piangere. Quest’anno poi si è vista anche la contestazione, giusta, dopo la partita contro la Roma. Meritavano di più per tutto quello che hanno dato, soprattutto in partite come quella contro il Torino ma invece sono stati umiliati e svergognati. L'Udinese però solo loro, i giocatori, gli allenatori e i dirigenti no. Ps. E Tavecchio guardi i video di questa tifoseria e si lavi la bocca con il sapone.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 17 maggio 2016 alle 20:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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