Rieccoci qui a parlare di lotta salvezza per l’Udinese. Una consuetudine purtroppo in questi cinque anni e in questa stagione un pericolo concreto. La Serie B infatti stavolta è un fantasma con un corpo e una consistenza ben definiti. Frosinone e Chievo Verona sembrano già relegate nelle ultime due posizioni, mentre il terzultimo posto è conteso (o evitato sarebbe meglio dire) da SPAL, Bologna, Udinese ed Empoli, con il Cagliari, il Genoa ed il Sassuolo che possono stare tranquillo, ma non possono permettersi di abbassare la concentrazione. Una situazione venutasi a creare per vari fattori. Sfortunatamente Julio Velazquez, il tecnico scelto a inizio stagione dalla società, non è riuscito a calarsi nella realtà italiana, vedendo spegnersi presto le sue idee di calcio, pur interessanti. Aggiungiamoci poi tanti infortunati in ruoli chiave, Barak e Lasagna per esempio non sono quasi mai stati a disposizione e anche quando lo erano non erano al 100%, mettiamoci anche un po’ di sfortuna in alcuni episodi e qualche carenza della rosa ed ecco che ora la situazione è critica.

Le sconfitte contro Napoli e Juventus, prevedibili, con la contemporanea vittoria di SPAL contro la Roma, del Bologna contro il Torino e dell’Empoli sul Frosinone hanno fatto sì che ora l’Udinese abbia solo 1 punto sui felsinei, saliti ora al quartultimo posto, e siano a +3 sui toscani guidati, nuovamente, da Andreazzoli, fermi a quota 25. Servirà essere tutti compatti e uniti per riuscire a raggiungere l’obiettivo, inoltre non farebbe male recuperare fisicamente qualche calciatore che possa dare man forte, visto che contro i partenopei mister Nicola si è ritrovato a giocare una difesa a tre con due adattati nel ruolo di centrali. A giocare un ruolo fondamentale nella volata ci sarà anche il calendario, che per i bianconeri, nella tranche di sfide post sosta, propone subito partite molto intricate.

Dopo il Milan, turno a noi sfavorevole almeno sulla carta, in casa ci sarà lo scontro direttissimo contro l’Empoli, dove i friulani dovranno perseguire due obiettivi. Il primo è ovvio ed è la vittoria, ma il secondo è anche ribaltare il risultato dell’andata in modo da avere in classifica il vantaggio dello scontro diretto, cosa che in queste lotte giocate su pochissimi punti può risultare fondamentale. All’andata finì 2-1, la sconfitta che sancì l’addio di Velazquez. Con il Bologna invece lo scontro diretto è in parità e sarà fondamentale la differenza reti globale, il punto in cui forse le sconfitte contro Juventus e Napoli hanno fatto veramente male. Poi le due romane nella Città Eterna. Un forcing che dovrà portare un pezzo di salvezza in Friuli.

Serviranno infatti 7/8 punti per riuscire a procedere bene nel percorso salvezza senza situazioni già da bollino rosso. Saranno ammesse dunque al massimo una o due sconfitte, presumibilmente nelle sfide in trasferta, ma gli incroci casalinghi vanno vinti, è un imperativo, poi a Milano e Roma potrà bastare anche un solo punto in tre match, ma è inevitabile che vada raccolto qualcosina anche fuori casa.

Poi ci sarà il forcing finale. Il Sassuolo in casa, l’Atalanta a Bergamo e l’Inter, in un climax ascendente di difficoltà dove le concorrenti vedranno invece diversi scontri fra di loro. Arrivare dunque a queste giornate con un bottino rassicurante permetterebbe di vedere gli scontri delle altre con meno ansia, magari sperando si tolgano punti a vicenda. Ci saranno infatti Empoli-SPAL e Bologna-Empoli, con i toscani forse che sono i veri rivali nella volata dell’Udinese, ecco perché sarebbe fondamentale ribaltare lo scontro diretto.  Il Bologna infatti, per quanto invischiato, sembra stia ingranando bene dall’arrivo di Mihajlovic, dando buoni segnali contro Udinese e Juventus e vincendo contro Cagliari e Torino (in terra granata). L’incognita è rappresentata dalla SPAL, che a tratti gioca bene e a tratti è apatica. Il crocevia finale potrebbe dunque essere la penultima giornata, con il Bologna in casa della Lazio, l’Empoli che ospita il Torino e gli uomini di Nicola impegnati contro gli spallini. Lì potrebbe giocarsi la salvezza.

In ogni caso l’Udinese dovrà fare il suo percorso, in tabella ci sono 12 punti su 30 da fare, abbastanza, calcolando che per ora i bianconeri hanno viaggiato a una media inferiore al punto a partita, e una bella fetta dovrà arrivare dalle prossime cinque partite, dove c’è un turno infrasettimanale e un recupero. Se le zebrette faranno il proprio lavoro allora si potrà vivere la seconda tranche di sfide con una tranquillità un pizzico maggiore, altrimenti il rischio di dover camminare sui carboni ardenti c’è eccome.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 01 aprile 2019 alle 18:23
Autore: Redazione TuttoUdinese
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