È la dura legge del gol, celeberrimo contrappasso del calcio cantato anche da Max Pezzali in un suo famoso pezzo. Ieri l'Udinese ha pagato a carissimo prezzo le sue ingenuità sotto rete. Le occasioni ci sono state, eccome: Perica, Thereau e Allan hanno avuto chance colossali, arrivando a minacciare seriamente De Sanctis (decisivo su un tiro ravvicinato); ma sul più bello i friulani si sono incartati, graziando i giallorossi di Garcia. E, ironia della sorte o appunto contrappasso calcistico, dopo aver sciupato malamente le palle gol, l'Udinese ha incassato le reti del pareggio e del vantaggio dei padroni di casa. Un risultato che, se poteva anche essere pronosticabile alla vigilia, non può che rammaricare i bianconeri, visto che la partita era rimasta in equilibrio per larghi tratti.

Non bisogna fare drammi comunque: la prestazione dell'Olimpico è stata decisamente positiva, con una squadra compatta, corta, capace di sterilizzare il possesso palla della Roma e di colpire appena possibile in rimessa. Tutto come doveva andare nella migliore delle ipotesi. Invece il legno colpito da Guilherme e le occasioni sciupate in precedenza fanno ancora più aumentare i rimpianti per una vittoria che poteva arrivare e invece non si è realizzata. Sono mancate la buona sorte e l'esperienza. Ci sarà tempo e modo per imparare e rialzarsi.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 18 maggio 2015 alle 08:00
Autore: Federico Mariani
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