De Paul sempre leader, faro dell’Udinese

Luce costante in un periodo buio. Ieri nettamente l’uomo con più qualità nei 22 in campo. Dimostra di meritare le attenzioni dei grandi club. 

La prestazione fa, giustamente, passare sottotraccia il secondo rosso stagionale. Dunque il capitano non ci sarà contro il Cagliari nel prossimo turno. Potrebbe essere una prova generale per il prossimo anno qualora El Diez dovesse lasciare Udine. Questa stagione l’argentino ha dovuto saltare la sfida con il Verona dopo il rosso rimediato con lo Spezia e la squadra rispose con un’ottima prestazione guadagnando tre punti grazie ad un Deulofeu in stato di grazia. 

Ad oggi però l’assenza di De Paul è pesantissima perché con la sua qualità è lui ad accendere tutte le manovre offensive friulane, avvalendosi del supporto del connazionale Pereyra su cui ricadranno molte responsabilità offensive nella prossima partita. Togliere De Paul vuol dire togliere la luce… staremo a vedere.

Attacco non da Serie A

De Paul emerge anche perchè il reparto offensivo bianconero continua a deludere e si può tranquillamente dire che, ad oggi, non sia all’altezza della categoria. Poca partecipazione alle realizzazioni degli attaccanti che nel complesso hanno segnato meno di Simy che ieri, nonostante la sconfitta, ha messo il proprio nome tra i marcatori.

L’attacco è un problema per l’Udinese. Se si vuole ambire a qualcosa di più è necessario che qualcosa di più venga fatto in sede di mercato. 

Poco gioco, sofferenza ma tre punti fondamentali

Di fatto con la vittoria di ieri l’Udinese è salva e raggiunge il suo obiettivo stagionale, non tanto per i punti ma perché tra lei e il Cagliari terzultimo ci sono molte squadre che di fatto lasciano l’Udinese molto tranquilla. 

I friulani sostanzialmente hanno nella difesa il punto forte e lasciano alle iniziative di De Paul e Pereyra la fase offensiva. Non è certamente la scelta più spettacolare ma nel complesso funziona. 

Gotti si o Gotti no? L’obiettivo era probabilmente la salvezza ed allora è un sì. Poteva fare di più con questa squadra? Anche qui potrebbe essere un sì ma con un però: se l’attacco segna poco e grandi qualità individuali, esclusi De Paul e Pereyra, non ce ne sono è difficile chiedere molto altro soprattutto sul piano del gioco. Bravo Gotti a capire le caratteristiche dei singoli e adattarle ad un gioco che possa farle esprimere al meglio. Il gioco è difensivista sicuramente ma garantisce un’ottima solidità di base complessiva, tanto che molti gol subiti sono frutto di errori personali a volte anche banali. Difensivista, non spettacolare ma alla fine efficace perchè contano i punti e quelli ci sono, lo testimonia la classifica.

Crotone spacciato

Qui il discorso è quasi inverso a quello fatto per l’Udinese. I calabresi provano a giocare, segnano parecchio ma la difesa è fragile e subisce troppo vanificando quanto di buono viene fatto a livello offensivo. La partita chiave è quella con il Napoli: 3 gol ai partenopei non li hanno fatti in molti ma, se ne subisci 4 i punti che porti a casa sono zero. Troppe volte la squadra di Cosmi ha buttato punti da situazioni di svantaggio. Così non va. Ieri con l’Udinese ultima chances per provare a regalarsi tre punti che facessero sperare in un finale miracoloso. Così non è stato, la Serie B è sempre più vicina.

Nonostante la difesa calabrese non sia imperforabile, l’attacco friulano ha steccato e ci è voluto un gran De Paul. Ciò fa capire come il punto 2 abbia un rilievo considerevole.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 18 aprile 2021 alle 15:04
Autore: Alberto Artico
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